Con tutto il cuore

Marco 8:33 Ma Gesù si voltò e, guardando i suoi discepoli, rimproverò Pietro dicendo: «Vattene via da me, Satana! Tu non hai il senso delle cose di Dio, ma delle cose degli uomini».

Forse non conosciamo Dio così come Dio intende per “conoscere” e forse neanche preghiamo così come Dio intende la preghiera. Ci sono persone che, nonostante il nuovo anno è iniziato, continuano a vivere nel passato.  Non possono dimenticare i fallimenti sperimentati durante l’anno, forse una disgrazia familiare, la perdita di un caro o il divorzio dalla persona amata.

Abbiamo bisogno di imparare a pregare, a come fare le nostre richieste e a come presentarci davanti a Dio. Dio vuole operare nella nostra vita, vuole fare qualcosa nella nostra vita, perché il Suo desiderio è quello di poter operare nelle nostre vite.

Il Signore ci ha insegnato che la preghiera può smuovere le montagne, aprire ogni porta, ma sappiamo anche quanto è difficile pregare, quanto è difficile trovare del tempo.

Sappiamo che le nostre giornate sono molto impegnate, ci sono tante cose che siamo chiamati a fare, il tempo a disposizione diventa sempre più esiguo, eppure Dio ci dice che dobbiamo trovare del tempo da dedicare ad una preghiera di “qualità”.

Giacomo 4:3 domandate e non ricevete, perché domandate male per spendere nei vostri piaceri.

Ecco perché non tutto quello che presentiamo a Dio in preghiera, non tutto quello che portiamo davanti a Dio, ottiene risposta.

Nella Bibbia c’è una costante che ci fa comprendere come Dio opera.

Quando Israele era schiavo nel paese d’Egitto comincia a gridare a Dio per essere liberato e Dio risponde suscitando Mosè come il liberatore che li condurrà nella terra promessa.

 Anche durante il periodo dei Giudici troviamo Israele che, ad un certo punto, grida a Dio e Dio risponde mandando un liberatore: prima Gedeone e poi Debora, tutti strumenti che Dio ha suscitato per rispondere al grido, alla preghiera d’Israele.

La costante è che gridarono con tutto il loro cuore.

Ecco cosa Dio cerca nella nostra preghiera, una preghiera che proviene dal profondo del nostro cuore, un grido potente che esce dal nostro cuore.

Gesù ci dice in

Luca 11:9-10- 9 Io altresì vi dico: chiedete con perseveranza, e vi sarà dato; cercate senza stancarvi, e troverete; bussate ripetutamente, e vi sarà aperto. Perché chiunque chiede riceve, chi cerca trova, e sarà aperto a chi bussa.

Allora perché Dio, a volte, non risponde alle nostre richieste?

Forse perché non stiamo bussando, ed è proprio per questo che non ci viene aperto.

Forse perché non stiamo davvero cercando, ed è per questo che non troviamo.

Forse perché non lo stiamo facendo “con tutto il cuore”.

Quando chiediamo qualcosa a Dio, forse non è un vero grido che sale dal nostro cuore.

Quando preghiamo con la nostra mente, molto probabilmente, preghiamo in un modo superficiale: parliamo, facciamo le nostre richieste, ma tutto rimane qualcosa che riguarda solo la nostra mente, non sale dal nostro cuore, non esce quel grido profondo dal nostro cuore.

Perchè, quando Israele ha gridato nella sua schiavitù, Dio ha sentito questo grido e ha risposto in un modo miracoloso?

Perchè è stato un grido che ha toccato il cuore di Dio.

Quando Pietro si trovava in prigione la chiesa era riunita proprio per pregare affinché Pietro fosse liberato. La chiesa era riunita con fervide preghiere, con preghiere piene di passione. Bussava ripetutamente alla porta perché fosse aperto.

La chiesa era riunita con preghiere piene di passione e ha continuato finché non è stata ottenuta la liberazione di Pietro, fin quando lo Spirito Santo ha liberato Pietro. (cfr. Atti 12:5-7)

La chiesa negli Atti pregava con piena passione, gridava a Dio con fede, perché credeva che Dio poteva liberare Pietro.

Anche i Salmi che ci testimoniano l’importanza di una fervida preghiera.

Davide, come gli altri salmisti, più volte scrive: io ho gridato a Dio e Lui mi risposto.

Gesù ci ha lasciato detto che Egli cerca adoratori che adorino in Spirito e verità.

Giovanni 4:23-24 Ma l’ora viene, anzi è già venuta, che i veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità; poiché il Padre cerca tali adoratori. Dio è Spirito; e quelli che l’adorano, bisogna che l’adorino in spirito e verità».

Se preghiamo con la nostra mente otterremo solamente una preghiera superficiale, fatta di parole, fatta anche di versetti imparati a memoria, tendente, in un certo qual modo, quasi ad impietosire Dio, ma è, e rimane, una preghiera superficiale, rimane localizzata solo nella nostra mente.

La nostra ragione non può comprendere le cose dello Spirito e non può esprimere le cose dello Spirito, per questo Gesù ci dice di pregare in Spirito e verità, con un cuore sincero. 

Quello che Dio cerca, non è una preghiera superficiale, una preghiera che esce dalla nostra mente, da concetti che conosciamo, ma una preghiera che scaturisce prepotentemente dal profondo del nostro cuore, un grido che esce vigoroso innalzandosi verso il cielo, una preghiera ripiena di passione, un grido che esce da un cuore sincero, che desidera davvero cercare per trovare, bussare perché gli sia aperto.

Iddio vi benedica