Come aquile

Imparare a volare.

L’aquila spinge fuori dal nido il suo piccolo perchè impari a volare.
I genitori cominciano a beccarlo, a fargli del male, gli tolgono tutto quello che c’è nel nido, non lo nutrono più  e lo spingono addirittura fuori dal nido affinchè impari a volare.

Finora era rimasto nel nido, protetto, nutrito, amato, non poteva desiderare di meglio.
Dio tante volte fa così anche con noi: ci toglie tutto, rimaniamo senza niente, sembra quasi che Dio non ci ami più, non ci benedica più!

Pensiamo tante cose, troppe cose: Dio si è allontanato perchè ho disubbidito, perchè ho fatto qualcosa che non andava, perchè non sono come lui vorrebbe, ci facciamo tante domande, troppe domande.

Invece Dio, molto spesso, fa così perchè ci vuole spingere fuori da nostro bel nido, fuori dalle nostre abitudini, dalle nostre comodità:  vuole portarci in una nuova visione, una visione che Lui ha preparato per noi.

Finchè rimaniamo nel nido, nella situazione di oggi, non possiamo imparare qualcosa di nuovo, non possiamo vedere l’aprirsi delle nuove realtà che Dio ha preparato per noi. 

Esodo 19:4, dice;Voi avete visto quello che ho fatto agli Egiziani e come vi ho portati sopra ali di aquila e vi ho condotti a me. 

Dio ci porta come sulle ali dell’aquila, ci spinge fuori da quello che è routine, da quello che conosciamo, da quello che è sempre stato, da quelle situazioni stagnanti.
Dio vuole che usciamo dalla monotonia, dobbiamo ogni giorno avere un’occasione nuova, una situazione nuova, non possiamo più rimanere nelle cose vecchie, nelle cose di ieri, nella visione che c’era ieri,come abbiamo agito ieri, come Dio ci ha guidato ieri. 

Oggi, adesso, dobbiamo affrontare una nuova situazione, una nuova realtà spirituale.
Dio nelle prove ci insegna a volare: siamo delle aquile, che vengono buttate giù dal nido, ma sempre raccolte, anche all’ultimo momento.

Isaia 40:31Quelli che sperano nel Signore acquistano nuove forze, si alzano a volo come aquile, corrono e non si stancano, camminano e non si affaticano.

Una vista spirituale.

Un caratteristica dell’aquila è la vista acutissima: è sei volte quella dell’uomo.
Quello che riusciamo a vedere è niente in confronto a quello che l’aquila riesce a vedere: ha un’ampiezza visiva di circa trecento gradi, vede dietro, davanti, vede tutto. 
I nostri occhi sono uno strumento spirituale che Dio vuole usare per l’adempimento dei Suoi piani. 

Attraverso i nostri occhi Dio vuole farci vedere le cose spirituali, vuole farci vedere le piccole cose, cose che sono in lontananza.

Adesso possiamo vedere, problemi, difficoltà, cose che non vanno, in un modo molto più ampio di quello che possiamo vedere fisicamente. 

Come l’aquila, grazie alla sua vista, riesce anche a vedere in lontananza la sua preda o anche i nemici che vengono a predare nel nido, così Dio ci ha dato anche una vista “spirituale” che ci permette di vedere in lontananza, di vedere oltre la sfera fisica, di vedere nel soprannaturale, di vedere le rivelazioni di Dio,cosa Dio vuole da ognuno di noi. 

Ognuno di noi ha ricevuto una chiamata ben precisa, dei doni ben precisi.
Dio ci ha dato anche una vista “spirituale” che ci permette di vedere anche in anticipo le mosse del nostro nemico, di vedere oltre gli ostacoli. 

Efesini 1:18 egli illumini gli occhi del vostro cuore, affinché sappiate a quale speranza vi ha chiamati, qual è la ricchezza della gloria della sua eredità che vi riserva tra i santi,

Dobbiamo anche saper aspettare, di avere pazienza, di tenere gli occhi fissi sul nostro obiettivo e al momento giusto raccogliere tutto quello che Egli ci ha promesso. 

Il coraggio spirituale.

Avere una vista “spirituale” e indispensabile anche per lanciarsi nella tempesta.
Quando arriva la tempesta, gli uccelli vanno a nascondersi, ma l’aquila ci si butta dentro e sfrutta le correnti per volare ancora più in alto. 

Non permettiamo che le tempeste, le situazioni negative, ci buttino giù.

Possiamo essere nel mezzo della tempesta, ma non siamo in balìa della tempesta.
Siamo aquile che possono sfruttare le situazioni negative per andare ancora più in alto, per essere ancora più leggeri, per non affaticarci in questo cammino, in questo percorso. 

Colossesi 3:1-2 Se dunque siete stati resuscitati con Cristo cercate le cose di lassù dove Cristo è seduto alla destra di Dio, aspirate alle cose di lassù, non a quelle che sono sulla terra

Il Signore ci ha indicato di cercare le cose di lassù dove Cristo è seduto alla destra di Dio. 

Dobbiamo cercare le cose di lassù, avere gli occhi fissi sul regno celeste e non sulle cose che vediamo, sulle circostanze che viviamo.

Occhi fissi non su quello che i nostri occhi fisici possono vedere, porte che si chiudono, fallimenti, perdite ma avere lo sguardo fisso alle cose di lassù, di focalizzarci sulle cose del regno,quel regno che Gesù ci ha dato, perchè siamo eredi e coeredi di Cristo.

Il Signore ci sta chiamando a essere invece rinnovati nello spirito della vostra mente e a rivestire l’uomo nuovo che è creato a immagine di Dio nella giustizia e nella santità che procedono dalla verità (Efesini 4:23-24)
 
Dio Vi Benedica