Contaminazione e incredulità

Dio ha creato l’uomo con delle peculiarità uniche fra gli esseri viventi: gli ha dato di possedere il libero arbitrio e, di conseguenza, la piena responsabilità morale.
Egli è chiamato a fare il bene, ma può fare anche il male, commettendo ingiustizia nei confronti del prossimo, approfittando della debolezza altrui.

Deuteronomio 30:15-19
15  «Vedi, io metto oggi davanti a te la vita e il bene, la morte e il male; 16 poiché io ti comando oggi di amare il SIGNORE, il tuo Dio, di camminare nelle sue vie, di osservare i suoi comandamenti, le sue leggi e le sue prescrizioni, affinché tu viva e ti moltiplichi, e il SIGNORE, il tuo Dio, ti benedica nel paese dove stai per entrare per prenderne possesso. 17 Ma se il tuo cuore si volta indietro, e se tu non ubbidisci ma ti lasci trascinare a prostrarti davanti ad altri dèi e a servirli, 18 io vi dichiaro oggi che certamente perirete, e non prolungherete i vostri giorni nel paese del quale state per entrare in possesso passando il Giordano. 19 Io prendo oggi a testimoni contro di voi il cielo e la terra, che io ti ho posto davanti la vita e la morte, la benedizione e la maledizione; scegli dunque la vita, affinché tu viva, tu e la tua discendenza,

In questa libertà, però, l’uomo tende a corrompere se stesso, a perdere la comunione col suo Creatore, a seguire

. . . . l’andazzo di questo mondo, seguendo il principe della potenza dell’aria, di quello spirito che opera oggi negli uomini ribelli. (Efesini 2:2)

così gli uomini si ritrovano   

……. con l’intelligenza ottenebrata, estranei alla vita di Dio, (Efesini 4:18a )

A questo proposito leggiamo ancora

Genesi 6:5 Il SIGNORE vide che la malvagità degli uomini era grande sulla terra e che il loro cuore concepiva soltanto disegni malvagi in ogni tempo.

Salmi 53:3 Tutti si sono sviati, tutti sono corrotti, non c’è nessuno che faccia il bene, neppure uno.

Isaia 5:20 Guai a quelli che chiamano bene il male, e male il bene, che cambiano le tenebre in luce e la luce in tenebre, che cambiano l’amaro in dolce e il dolce in amaro!

Prima di proseguire oltre bisogna fare una doverosa e basilare distinzione fra quelli che “non conoscono Dio”, i pagani, e quelli che hanno conosciuto “la Verità”, coloro che fanno parte del “Popolo di Dio”.
E proprio su questa seconda fascia incentreremo la nostra riflessione lasciando, per ora, da parte coloro che ancora vivono nelle tenebre.
I versi che abbiamo letto in Isaia, al capitolo 5, riguardano un messaggio ben preciso che Dio rivolgeva al popolo di Israele ed evidenziavano la condizione di chi si era allontanato da Dio e viveva nel peccato, cioè di chi, pur conoscendo l’Eterno, trasgrediva le leggi di Dio.
I giudei avevano dimenticato Dio, opprimevano i deboli

Isaia 3:14-15 Il SIGNORE entra in giudizio con gli anziani del suo popolo e con i prìncipi di esso: «Voi siete quelli che hanno devastato la vigna! Le spoglie del povero sono nelle vostre case! 15 Con quale diritto opprimete il mio popolo e pestate la faccia agli indifesi?» dice il Signore, il SIGNORE degli eserciti.

e si illudevano di non essere visti da Dio

Isaia 29:15 Guai a quelli che si allontanano dal SIGNORE in luoghi profondi per nascondere i loro disegni, che fanno le loro opere nelle tenebre e dicono: «Chi ci vede? Chi ci conosce?»

e chiamavano bene il male e male il bene. 
Buona parte del popolo d’Israele fu infedele a Dio, dandosi a seguire gli dei dei pagani e commettendo altri peccati in aperta disubbidienza ai comandamenti divini.
Una condizione che aveva fatto indignare Dio e, pertanto, Isaia preannuncia che Dio, come un leone, abbatterà la sua preda 

Isaia 31:4 Poiché così mi ha detto il SIGNORE: «Come il leone o il leoncello rugge sulla sua preda, benché una folla di pastori gli sia raccolta contro, non si spaventa alla loro voce, né si lascia intimidire dallo strepito che fanno, così scenderà il SIGNORE degli eserciti a combattere sul monte Sion e sul suo colle.

distruggendo la sua vigna 

Isaia 5:1-7
1Io voglio cantare per il mio amico il cantico del mio amico per la sua vigna. Il mio amico aveva una vigna sopra una fertile collina. 2 La dissodò, ne tolse via le pietre, vi piantò delle viti scelte, vi costruì in mezzo una torre, e vi scavò uno strettoio per pigiare l’uva. Egli si aspettava che facesse uva, invece fece uva selvatica.3 Ora, abitanti di Gerusalemme e voi, uomini di Giuda, giudicate fra me e la mia vigna! 4 Che cosa si sarebbe potuto fare alla mia vigna più di quanto ho fatto per essa? Perché, mentre mi aspettavo che facesse uva, ha fatto uva selvatica? 5 Ebbene, ora vi farò conoscere ciò che sto per fare alla mia vigna: le toglierò la siepe e vi pascoleranno le bestie; abbatterò il suo muro di cinta e sarà calpestata. 6 Ne farò un deserto; non sarà più né potata né zappata, vi cresceranno i rovi e le spine; darò ordine alle nuvole che non vi lascino cadere pioggia. 7 Infatti la vigna del SIGNORE degli eserciti è la casa d’Israele, e gli uomini di Giuda sono la sua piantagione prediletta; egli si aspettava rettitudine, ed ecco spargimento di sangue; giustizia, ed ecco grida d’angoscia!

e rendendola un deserto 

Isaia 32:14 Il palazzo infatti sarà abbandonato, la città rumorosa sarà resa deserta, la collina e la torre saranno per sempre ridotte in caverne, in luogo di spasso per gli onagri e di pascolo per greggi, Isaia 32:15 finché su di noi sia sparso lo Spirito dall’alto e il deserto divenga un frutteto, e il frutteto sia considerato come una foresta.

L’ira divina, infatti, si abbatterà sui colpevoli che hanno dimenticato Dio:

Isaia 1:2-4
2Udite, o cieli! E tu, terra, presta orecchio! Poiché il SIGNORE parla: «Ho nutrito dei figli e li ho allevati, ma essi si sono ribellati a me. 3 Il bue conosce il suo possessore, e l’asino la greppia del suo padrone, ma Israele non ha conoscenza, il mio popolo non ha discernimento». 4 Guai alla nazione peccatrice, popolo carico d’iniquità, razza di malvagi, figli corrotti! Hanno abbandonato il SIGNORE, hanno disprezzato il Santo d’Israele, hanno voltato le spalle e si sono allontanati.

Il grave motivo che aveva portato i giudei a ribellarsi a Dio era stato innescato dalla ribellione del re Ezechia verso il dominio degli Assiri e al chiedere aiuto agli Egiziani.
Il profeta Isaia avverte i giudei dicendo che l’Egitto non li può salvare: 

Isaia 30:1-3
1Guai, dice il SIGNORE, ai figli ribelli che formano dei disegni, ma senza di me, che contraggono alleanze, ma senza il mio spirito, per accumulare peccato su peccato; 2 che vanno giù in Egitto senza aver consultato la mia bocca, per rifugiarsi sotto la protezione del faraone, e cercare riparo all’ombra dell’Egitto! 3 La protezione del faraone vi tornerà a confusione, e il riparo all’ombra dell’Egitto, a vergogna.

Dalle parole di Isaia comprendiamo che quel che più importa è la necessità di cambiare vita, di tornare ai sentieri antichi, di ritornare a Dio.

Facciamo adesso un salto ai giorni nostri e al Nuovo Testamento. 

La domanda più frequente che molte persone pongono stupite, quando gli si viene fatto osservare che il loro modo di agire e pensare è lontano dalla volontà espressa dalla Parola di Dio, è: “Che male c’è…?!”. 

I basilari principi biblici ed evangelici sono di fatto, ancora oggi, calpestati.
Le trasgressioni spaziano a 360 gradi: dalla fede, al culto, alla giustizia, dai rapporti col prossimo, alla vit
a sessuale e matrimoniale, al modo di pensare e parlare etc. etc.

Ma la Parola di Dio dice ancora oggi: 

Isaia 5:20 Guai a quelli che chiamano bene il male, e male il bene, che cambiano le tenebre in luce e la luce in tenebre, che cambiano l’amaro in dolce e il dolce in amaro!

Molti valutano ciò che è bene come male e viceversa e cambiano la realtà a proprio piacimento.
Prendiamo, ad esempio fra i tanti, il caso dell’etica sessuale e familiare: oggi è mentalità molto diffusa che: 
· i rapporti prematrimoniali e la convivenza siano un bene, 
· il divorzio per qualsiasi motivo sia lecito, 
· la cosiddetta avventura o “scappatella” non sia poi tanto un male, 
· l’omosessualità sia ormai diventata pressoché normale,
· la pornografia, in fin dei conti, sia una forma di letteratura o di spettacolo come qualsiasi altra, 
· la nudità non debba provocare vergogna… 

Ma cosa dice Dio in proposito? 
L’esatto contrario!
Si, ma “i tempi cambiano“, ci sentiamo rispondere.
E’ vero, i tempi cambiano, ma Dio no, Dio non cambia e non cambiano i Suoi statuti e i Suoi comandamenti, i Suoi consigli e i Suoi ammonimenti. 

Matteo 24:35 Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno.

disse Gesù, mentre l’Apostolo Paolo afferma: 

Ebrei 13:8 Gesù Cristo è lo stesso ieri, oggi e in eterno.

Non è Dio a doversi adattare, ogni volta, ai nostri cambiamenti, ma viceversa! 
Non saremo noi a giudicare il Signore nell’ultimo giorno, ma è la Sua Parola che lo farà nei nostri confronti

Giovanni 12:48 Chi mi respinge e non riceve le mie parole, ha chi lo giudica; la parola che ho annunciata è quella che lo giudicherà nell’ultimo giorno.

Fino a qualche tempo fa nessuno avrebbe mai messo in dubbio, tanto è palese ed ovvio, che la Parola di Dio consideri l’omosessualità un’infrazione dell’ordine creato da Dio.

Genesi 1:27 Dio creò l’uomo a sua immagine; lo creò a immagine di Dio; li creò maschio e femmina. 

Levitico 18:22 Non avrai con un uomo relazioni carnali come si hanno con una donna: è cosa abominevole.

Romani 1:27 similmente anche gli uomini, lasciando il rapporto naturale con la donna, si sono infiammati nella loro libidine gli uni per gli altri commettendo uomini con uomini atti infami, ricevendo in loro stessi la meritata ricompensa del proprio traviamento.

1Corinzi 6:9-10 
9 Non sapete che gl’ingiusti non erediteranno il regno di Dio? Non v’illudete; né fornicatori, né idolatri, né adùlteri, né effeminati, né sodomiti,  10 né ladri, né avari, né ubriachi, né oltraggiatori, né rapinatori erediteranno il regno di Dio.

Oggi, però, molti affermano, convinti, che la Bibbia non condanna l’omosessualità. 
Sembra proprio realizzarsi la profezia che dice:

2Timoteo 4:3-4
3 Infatti verrà il tempo che non sopporteranno più la sana dottrina, ma, per prurito di udire, si cercheranno maestri in gran numero secondo le proprie voglie, 4 e distoglieranno le orecchie dalla verità e si volgeranno alle favole.

E’ un tragico errore tornare al vecchio modo di agire dopo aver compreso le verità bibliche! 
La Bibbia descrive le tristi conseguenze di tale condotta dicendo: 

2Pietro 2:20-22
20 Se infatti, dopo aver fuggito le corruzioni del mondo mediante la conoscenza del Signore e Salvatore Gesù Cristo, si lasciano di nuovo avviluppare in quelle e vincere, la loro condizione ultima diventa peggiore della prima. 21 Perché sarebbe stato meglio per loro non aver conosciuto la via della giustizia, che, dopo averla conosciuta, voltar le spalle al santo comandamento che era stato dato loro. 22 È avvenuto di loro quel che dice con verità il proverbio: «Il cane è tornato al suo vomito», e: «La scrofa lavata è tornata a rotolarsi nel fango».

Fino a qualche tempo fa chi non era d’accordo con la morale cristiana fondata sull’insegnamento biblico, lasciava semplicemente la chiesa e viveva come meglio gli pareva senza più dovere rendere conto del suo comportamento a nessuno e senza più dovere ascoltare ciò che non gli era gradito. 
Oggi succede però che, chi non concorda con la morale cristiana, pretende non solo di “rimanere nella chiesa” ma di agire affinché la chiesa, la dottrina cristiana e la Bibbia stessa si adatti alle sue pretese, giustificando così il proprio comportamento: Un vero e proprio cristianesimo “riveduto e corretto”, anzi direi “corrotto”.
Uomini e donne ribelli a Dio che prendono in ostaggio le chiese e le condizionano a loro vantaggio, manipolando la Bibbia a loro piacimento, facendole dire quel che non dice. 
Come direbbe l’apostolo Paolo, essi “soffocano la verità con l’ingiustizia

Romani 1:18 L’ira di Dio si rivela dal cielo contro ogni empietà e ingiustizia degli uomini che soffocano la verità con l’ingiustizia;

Romani 1:21-23
21 perché, pur avendo conosciuto Dio, non l’hanno glorificato come Dio, né l’hanno ringraziato; ma si son dati a vani ragionamenti e il loro cuore privo d’intelligenza si è ottenebrato. 22 Benché si dichiarino sapienti, son diventati stolti, 23 e hanno mutato la gloria del Dio incorruttibile in immagini simili a quelle dell’uomo corruttibile, di uccelli, di quadrupedi e di rettili.

E ancora questo stesso testo continua dicendo: 

Romani 1:28-32
28 Siccome non si sono curati di conoscere Dio, Dio li ha abbandonati in balìa della loro mente perversa sì che facessero ciò che è sconveniente; 29 ricolmi di ogni ingiustizia, malvagità, cupidigia, malizia; pieni d’invidia, di omicidio, di contesa, di frode, di malignità; 30 calunniatori, maldicenti, abominevoli a Dio, insolenti, superbi, vanagloriosi, ingegnosi nel male, ribelli ai genitori, 31 insensati, sleali, senza affetti naturali, spietati. 32 Essi, pur conoscendo che secondo i decreti di Dio quelli che fanno tali cose sono degni di morte, non soltanto le fanno, ma anche approvano chi le commette.

Più chiaro di così l’Apostolo non potrebbe essere. 
La verità, però, non può essere soppressa. 
Sono vani tutti i tentativi di manipolare e distorcere la Parola del Signore. 

In un’altra Epistola l’Apostolo Paolo così scrisse: 

Tito 1:5 Per questa ragione ti ho lasciato a Creta: perché tu metta ordine nelle cose che rimangono da fare, e costituisca degli anziani in ogni città, secondo le mie istruzioni,

A Creta, Tito, aveva trovato dei seri problemi in seno alla Chiesa locale e Paolo gli sta facendo notare che c’erano molti insubordinati, chiacchieroni e ingannatori, i quali “sovvertivano intere case, insegnando cose che non avrebbero dovuto insegnare”. 

Tito 1:10-15
10 Infatti vi sono molti ribelli, ciarloni e seduttori delle menti, specialmente tra quelli della circoncisione, ai quali bisogna chiudere la bocca; 11 uomini che sconvolgono intere famiglie, insegnando cose che non dovrebbero, per amore di un guadagno disonesto. 12 Uno dei loro, proprio un loro profeta, disse: «I Cretesi sono sempre bugiardi, male bestie, ventri pigri». 13 Questa testimonianza è vera. Perciò riprendili severamente, perché siano sani nella fede, 14 e non diano retta a favole giudaiche né a comandamenti di uomini che voltano le spalle alla verità. 15 Tutto è puro per quelli che sono puri; ma per i contaminati e gli increduli niente è puro; anzi, sia la loro mente sia la loro coscienza sono impure.

Notiamo in quale contesto Paolo menziona la coscienza.
È chiaro che alc
uni facevano fatica a distinguere tra ciò che era puro e ciò che era impuro, e questo era dovuto alla loro coscienza.
Più di dieci anni prima, alla Conferenza di Gerusalemme, si era stabilito che non era più necessario circoncidersi (cfr. Atti 15) ma, a Creta, c’erano alcuni che continuavano a sostenere la circoncisione insegnando cose che non dovevano (Tito 1:10-11). 
Questo modo di ragionare influiva negativamente sulla loro condotta e la voce della loro coscienza era così distorta che consideravano impuro ciò che in effetti non lo era.

Romani 14:17 perché il regno di Dio non consiste in vivanda né in bevanda, ma è giustizia, pace e gioia nello Spirito Santo.

Colossesi 2:16 Nessuno dunque vi giudichi quanto al mangiare o al bere, o rispetto a feste, a noviluni, a sabati,

Anche se dicevano di conoscere Dio, con le loro opere dimostravano il contrario

Tito 1:16 Professano di conoscere Dio, ma lo rinnegano con i fatti, essendo abominevoli e ribelli, incapaci di qualsiasi opera buona.

Come può esserci utile ciò che Paolo scrisse a Tito? 
Notate il contrasto che c’è in questa dichiarazione: 

Tito 1:15 Tutto è puro per quelli che sono puri; ma per i contaminati e gli increduli niente è puro; anzi, sia la loro mente sia la loro coscienza sono impure.

Paolo non sta certo dicendo che, per il cristiano moralmente puro, tutto fosse puro e che ogni cosa fosse lecita e consentita

Galati 5:13 Perché, fratelli, voi siete stati chiamati a libertà; soltanto non fate della libertà un’occasione per vivere secondo la carne, ma per mezzo dell’amore servite gli uni agli altri;

e più avanti Paolo dirà chiaramente che quelli che praticano fornicazione, idolatria, spiritismo e cose del genere “non erediteranno il regno di Dio”. 

Galati 5:19-21
19 Ora le opere della carne sono manifeste, e sono: fornicazione, impurità, dissolutezza, 20 idolatria, stregoneria, inimicizie, discordia, gelosia, ire, contese, divisioni, sètte, 21 invidie, ubriachezze, orge e altre simili cose; circa le quali, come vi ho già detto, vi preavviso: chi fa tali cose non erediterà il regno di Dio.

Per capire quanto il Bene faccia bene e quanto il male faccia male, vedi ad esempio le lenticchie di Esaù scambiate per i privilegi della primogenitura, basta scorrere la lettera ai Galati.
In quelle righe Paolo dice delle cose che fanno molto riflettere e che è bene andare a rileggere per capire quanto ognuno di noi porti già con se il proprio paradiso o il proprio inferno.
Paolo dice 

Galati 5:19-25 Ora le opere della carne sono manifeste, e sono: fornicazione, impurità, dissolutezza, 20 idolatria, stregoneria, inimicizie, discordia, gelosia, ire, contese, divisioni, sètte, 21 invidie, ubriachezze, orge e altre simili cose; circa le quali, come vi ho già detto, vi preavviso: chi fa tali cose non erediterà il regno di Dio. 22 Il frutto dello Spirito invece è amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mansuetudine, autocontrollo; 23 contro queste cose non c’è legge. 24 Quelli che sono di Cristo hanno crocifisso la carne con le sue passioni e i suoi desideri. 25 Se viviamo dello Spirito, camminiamo anche guidati dallo Spirito.

In questo contesto l’Apostolo Paolo stava enunciando un concetto generale circa due tipi di persone: quelle che sono moralmente e spiritualmente pure e quelle che non lo sono.
Le cose che un cristiano sincero deve evitare non sono solamente quelle espressamente vietate nella Bibbia. 
Prendiamo come esempio la dichiarazione che: 

Ebrei 13:4 Il matrimonio sia tenuto in onore da tutti e il letto coniugale non sia macchiato da infedeltà; poiché Dio giudicherà i fornicatori e gli adùlteri.

Perfino chi non è cristiano e chi non sa nulla della Bibbia comprende che questo verso vieta l’adulterio.
Da quanto abbiamo letto e secondo quanto leggiamo in

1Corinzi 6:9 Non sapete che gl’ingiusti non erediteranno il regno di Dio? Non v’illudete; né fornicatori, né idolatri, né adùlteri, né effeminati, né sodomiti,

Dio disapprova sia l’adulterio che la fornicazione (greco: pornèia).
Ma, cosa include la fornicazione? 
Il termine greco qui usato è riferito al far uso dei genitali, sia in modo naturale che pervertito o per scopi lascivi e, quindi, comprende tutte le forme di rapporti sessuali illeciti al di fuori del matrimonio scritturale. 
I veri cristiani non permettono che le opinioni di “inutili chiacchieroni e ingannatori della mente” guidino il loro modo di pensare e agire.

Tito 1:10
Infatti vi sono molti ribelli, ciarloni e seduttori delle menti, specialmente tra quelli della circoncisione, ai quali bisogna chiudere la bocca;

2Corinzi 6:17
Perciò, uscite di mezzo a loro e separatevene, dice il Signore, e non toccate nulla d’impuro; e io vi accoglierò.

Chi è contaminato ed impuro promuove idee contrarie ai pensieri di Dio 

Marco 7:7-8
7 Invano mi rendono il loro culto, insegnando dottrine che sono precetti di uomini”. 8 Avendo tralasciato il comandamento di Dio vi attenete alla tradizione degli uomini».

e, di conseguenza, molte persone sono indotte con l’inganno a credere che adorano il vero Dio, mentre in realtà lo stanno offendendo.
Gesù disse

Marco 7:6-9
6 E Gesù disse loro: «Ben profetizzò Isaia di voi, ipocriti, com’è scritto: “Questo popolo mi onora con le labbra, ma il loro cuore è lontano da me. 7 Invano mi rendono il loro culto, insegnando dottrine che sono precetti di uomini”. 8 Avendo tralasciato il comandamento di Dio vi attenete alla tradizione degli uomini».9 Diceva loro ancora: «Come sapete bene annullare il comandamento di Dio per osservare la tradizione vostra!

Dietro ogni inganno c’è un essere invisibile. 
Parlando di lui, l’apostolo Paolo disse: 

2Corinzi 4:4
per gli increduli, ai quali il dio di questo mondo ha accecato le menti, affinché non risplenda loro la luce del vangelo della gloria di Cristo, che è l’immagine di Dio.

Costui non è altri che Satana, il Diavolo, è lui il principale promotore della falsa adorazione. 
Paolo scrisse

2Corinzi 11:14-15
14 Non c’è da meravigliarsene, perché anche Satana si traveste da angelo di luce. 15 Non è dunque cosa eccezionale se anche i suoi servitori si travestono da servitori di giustizia; la loro fine sarà secondo le loro opere.

Satana fa sembrare buono ciò che è cattivo e inganna le persone inducendole a credere a delle menzogne.
L’intera Bibbia condanna fermamente coloro che insegnano false dottrine e falsi insegnamenti.
Ad esempio, la Legge mosaica metteva espressamente in guardia il popolo eletto di Dio contro i falsi profeti. Chiunque promuovesse insegnamenti mendaci e l’adorazione di falsi dèi doveva essere “messo a morte per aver parlato di rivolta contro Dio”. 
Agli israeliti fu comandato di ‘togliere ciò che era male di mezzo a loro.

Deuteronomio 13:1-5
1 Quando sorgerà in mezzo a te un profeta o un sognatore che ti annuncia un segno o un prodigio, 2 e il segno o il prodigio di cui ti avrà parlato si compie, ed egli ti dice: «Andiamo dietro a dèi stranieri, che tu non hai mai conosciuto, e serviamoli», 3 tu non darai retta alle parole di quel profeta o di quel sognatore, perché il SIGNORE, il vostro Dio, vi mette alla prova per sapere se amate il SIGNORE, il vostro Dio, con tutto il vostro cuore e con tutta l’anima vostra. 4 Seguirete i
l SIGNORE, il vostro Dio, lo temerete, osserverete i suoi comandamenti, ubbidirete alla sua voce, lo servirete e vi terrete stretti a lui. 5 Quel profeta o quel sognatore sarà messo a morte, perché avrà predicato l’apostasia dal SIGNORE Dio vostro che vi ha fatti uscire dal paese d’Egitto e vi ha liberati dalla casa di schiavitù, per spingerti fuori dalla via per la quale il SIGNORE, il tuo Dio, ti ha ordinato di camminare. Così toglierai il male di mezzo a te.

È evidente che Dio considera la falsa religione un male

Ezechiele 13:3
Così parla il Signore, DIO: “Guai ai profeti stolti, che seguono il loro proprio spirito, e parlano di cose che non hanno viste!

Gesù Cristo e gli apostoli rispecchiarono la profonda avversione di Dio verso i falsi profeti. 

Gesù avvertì i discepoli:

Matteo 7:15
«Guardatevi dai falsi profeti i quali vengono verso di voi in vesti da pecore, ma dentro sono lupi rapaci.

Marco 13:22-23
22 perché sorgeranno falsi cristi e falsi profeti e faranno segni e prodigi per sedurre, se fosse possibile, anche gli eletti. 23 Ma voi, state attenti; io vi ho predetto ogni cosa.

Paolo scrisse che 

Romani 1:18
L’ira di Dio si rivela dal cielo contro ogni empietà e ingiustizia degli uomini che soffocano la verità con l’ingiustizia;

E’ molto importante che i veri cristiani prestino ascolto a questi avvertimenti e stiano alla larga da chiunque reprima la verità della Parola di Dio o diffonda falsi insegnamenti! 

1Giovanni 4:1
Carissimi, non crediate a ogni spirito, ma provate gli spiriti per sapere se sono da Dio; perché molti falsi profeti sono sorti nel mondo.

Colossesi 2:8 Guardate che nessuno faccia di voi sua preda con la filosofia e con vani raggiri secondo la tradizione degli uomini e gli elementi del mondo e non secondo Cristo;

Ma, allora, dovremmo evitare ogni contatto con le persone che praticano la falsa adorazione? 
Dovremmo isolarci da quelli che non condividono la nostra fede? 
La risposta è certamente “no”. 
Anche se predichiamo la buona novella al prossimo, in qualità di discepoli di Gesù “non facciamo parte del mondo”.

Giovanni 15:19
Se foste del mondo, il mondo amerebbe quello che è suo; poiché non siete del mondo, ma io ho scelto voi in mezzo al mondo, perciò il mondo vi odia.

Il termine “mondo” è qui riferito alla società umana ostile a Dio. 

1Giovanni 5:19
Noi sappiamo che siamo da Dio, e che tutto il mondo giace sotto il potere del maligno.

Efesini 4:17-19
17 Questo dunque io dico e attesto nel Signore: non comportatevi più come si comportano i pagani nella vanità dei loro pensieri, 18 con l’intelligenza ottenebrata, estranei alla vita di Dio, a motivo dell’ignoranza che è in loro, a motivo dell’indurimento del loro cuore. 19 Essi, avendo perduto ogni sentimento, si sono abbandonati alla dissolutezza fino a commettere ogni specie di impurità con avidità insaziabile
.

Dobbiamo essere separati dal mondo nel senso di evitare i modi di pensare, di parlare e di comportarsi che offendono Dio. 

1Giovanni 2:15-17
15 Non amate il mondo né le cose che sono nel mondo. Se uno ama il mondo, l’amore del Padre non è in lui. 16 Perché tutto ciò che è nel mondo, la concupiscenza della carne, la concupiscenza degli occhi e la superbia della vita, non viene dal Padre, ma dal mondo. 17 E il mondo passa con la sua concupiscenza; ma chi fa la volontà di Dio rimane in eterno
.

Inoltre, in armonia con il principio secondo cui “le cattive compagnie corrompono i buoni costumi”, non diventiamo intimi amici di chi non vive secondo le norme cristiane. 

1Corinzi 15:33
Non v’ingannate: «Le cattive compagnie corrompono i buoni costumi».

Salmi 1:1
Beato l’uomo che non cammina secondo il consiglio degli empi, che non si ferma nella via dei peccatori; né si siede in compagnia degli schernitori;

Non fare parte del mondo equivale a “mantenersi puri, senza macchia, dal mondo”.

Giacomo 1:27
La religione pura e senza macchia davanti a Dio e Padre è questa: soccorrere gli orfani e le vedove nelle loro afflizioni, e conservarsi puri dal mondo.

Perciò essere separati dal mondo non significa isolarsi e non avere contatti con altre persone. 

Giovanni 17:15-16
15 Non prego che tu li tolga dal mondo, ma che tu li preservi dal maligno. 16 Essi non sono del mondo, come io non sono del mondo.

Il secondo dei due massimi comandamenti dichiara:

Matteo 22:39
Il secondo, simile a questo, è: “Ama il tuo prossimo come te stesso”.

Perché anche chi persevera nell’errore, anche se vive nel peccato e fa il male, la sua condizione non è del tutto tragica, non è senza via d’uscita. 
E la via d’uscita è il pentimento e chiedere perdono a Dio. 
Vi ricordate di Davide?
Davide non si ostina nel suo peccato, si confessa peccatore e chiede perdono a Dio: 

Salmi 51:3-6
3 poiché riconosco le mie colpe, il mio peccato è sempre davanti a me. 4 Ho peccato contro te, contro te solo, ho fatto ciò ch’è male agli occhi tuoi. Perciò sei giusto quando parli, e irreprensibile quando giudichi. 5 Ecco, io sono stato generato nell’iniquità, mia madre mi ha concepito nel peccato. 6 Ma tu desideri che la verità risieda nell’intimo: insegnami dunque la sapienza nel segreto del cuore.

Davide ha peccato contro il Signore perché ha fatto del male al prossimo e le sue sofferenze (la morte del figlio partorito da Betsabea) saranno la giusta punizione per la sua colpa. 
Ma alla punizione si accompagna il perdono: Dio è capace di rinnovare il cuore dell’uomo sinceramente pentito in modo che questi possa iniziare una vita nuova.
Quindi, cari, quando predichiamo l’evangelo, la buona novella, manifestiamo in noi l’amore verso il prossimo.

Giacomo 5:19-20
19 Fratelli miei, se qualcuno tra di voi si svia dalla verità e uno lo riconduce indietro, 20 costui sappia che chi avrà riportato indietro un peccatore dall’errore della sua via salverà l’anima del peccatore dalla morte e coprirà una gran quantità di peccati.
  Dio Vi Benedica