Sono forse il guardiano di mio fratello?

Ezechiele 3:17-21 ‘Figliuol d’uomo, io t’ho stabilito come sentinella per la casa d’Israele; e quando tu udrai dalla mia bocca una parola, tu li avvertirai da parte mia. Quando io dirò all’empio: – Certo morrai, – se tu non l’avverti, e non parli per avvertire quell’empio di abbandonar la sua via malvagia, e salvargli così la vita, quell’empio morrà per la sua iniquità; ma io domanderò conto del suo sangue alla tua mano. Ma, se tu avverti l’empio, ed egli non si ritrae dalla sua empietà e dalla sua via malvagia, egli morrà per la sua iniquità, ma tu avrai salvata l’anima tua. E quando un giusto si ritrae dalla sua giustizia e commette l’iniquità, se io gli pongo davanti una qualche occasione di caduta, egli morrà, perché tu non l’avrai avvertito; morrà per il suo peccato, e le cose giuste che avrà fatte non saranno più ricordate; ma io domanderò conto del suo sangue alla tua mano. Però se tu avverti quel giusto perché non pecchi, e non pecca, egli certamente vivrà, perch’è stato avvertito, e tu avrai salvata l’anima tua’.

Scorrendo i primi versi di Genesi capitolo 4, ad un certo punto ci troviamo di fronte a una domanda secca posta da Dio a Caino:

Genesi 4:9a Il SIGNORE disse a Caino: «Dov’è Abele, tuo fratello?»

che, per certi versi ha molta familiarità con un’altra domanda posta da Dio, questa volta, a suo padre, Adamo.

Infatti alcuni versi prima leggiamo che:

Genesi 3:9 Dio il SIGNORE chiamò l’uomo e gli disse: «Dove sei?»

Si tratta di due domande che, come abbiamo detto, hanno una certa similitudine. Si tratta di due domande dirette poste da Dio che, in se per se, non sono delle accuse o dei rimproveri diretti ma mettono a nudo una celata condizione di peccato e di disubbidienza.

Nel caso di Genesi 4:9, si troviamo di fronte al primo delitto della storia, un delitto con premeditazione.

La risposta di Caino rivela un esplicito atteggiamento di ribellione

Genesi 4:9b Egli rispose: «Non lo so. Sono forse il guardiano di mio fratello?»

Poiché la storia si ripete sempre, la domanda potrebbe essere posta anche a noi: Siamo custodi del nostro fratello?

La risposta dovrebbe essere un indiscutibile “SI”.

Siamo responsabili per la nostra famiglia, per i nostri amici, conoscenti e per tutti coloro con i quali, per un motivo o per un altro, veniamo in contatto.

Perché?

Per lo stesso motivo per cui altri si sono interessati, si sono presi cura di noi e della nostra salvezza.

Qualcuno si è preoccupato per noi, si è occupato di noi, ha pregato per noi, ha interceduto per noi, ha versato lacrime per noi.

Forse era un amico, un pastore, un insegnante di scuola domenicale, un vicino di casa, un familiare che notte e giorno ha interceduto per noi quando ancora vivevamo nel peccato.

Ecco perché ora dobbiamo essere “il custode di mio fratello“.

Mosè pregò per il popolo di Israele ogni volta che ha peccato.

Cristo ha pregato per i suoi discepoli nella preghiera di intercessione di Giovanni 17;

Epafra ha pregato costantemente per i Colossesi

Colossesi 4:12 Epafra, che è dei vostri ed è servo di Cristo Gesù, vi saluta. Egli lotta sempre per voi nelle sue preghiere perché stiate saldi, come uomini compiuti, completamente disposti a far la volontà di Dio

La Chiesa ha sempre pregato per i cristiani.

Cristo dice di pregare anche per quelli che malvagiamente ci perseguitano

Matteo 5:44 Ma io vi dico: amate i vostri nemici, [benedite coloro che vi maledicono, fate del bene a quelli che vi odiano,] e pregate per quelli [che vi maltrattano e] che vi perseguitano,

Sì, perché noi siamo i custodi del nostro fratello: dobbiamo vegliare su di loro e pregare per loro.

Cristo ci ha affidato una “Grande Missione”, quella di “fare discepoli tutte le nazioni”

Matteo 28:19 Andate dunque e fate miei discepoli tutti i popoli battezzandoli nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo,

Marco 16:15-16 E disse loro: «Andate per tutto il mondo, predicate il vangelo a ogni creatura.Chi avrà creduto e sarà stato battezzato sarà salvato; ma chi non avrà creduto sarà condannato

Sembra però che alcuni predicano la grande “omissione”, piuttosto che la Grande Missione.

Il Grande mandato include un fervente interesse a salvare i perduti, coloro che ci circondano.

Luca 19:37-38-40 Quando fu vicino alla città, alla discesa del monte degli Ulivi, tutta la folla dei discepoli, con gioia, cominciò a lodare Dio a gran voce per tutte le opere potenti che avevano viste, dicendo: «Benedetto il Re che viene nel nome del Signore; pace in cielo e gloria nei luoghi altissimi!» Alcuni farisei, tra la folla, gli dissero: «Maestro, sgrida i tuoi discepoli!» Ma egli rispose: «Vi dico che se costoro tacciono, le pietre grideranno».

Siamo stati salvati perché qualcuno ci ha parlato di Cristo e ha pregato per noi.

 La tua famiglia, i tuoi fratelli, i vostri conoscenti sono sotto la vostra responsabilità.

Che cosa dobbiamo fare per vederli salvati?

Pregare per la loro salvezza, parlare di Cristo direttamente.

Dio provvederà perché siano salvati.

Puoi essere tu la persona che Dio ha scelto per salvare un anima dall’inferno, forse proprio qualcuno a te molto caro.

Ezechiele 33:7-9 Ora, o figliuol d’uomo, io ho stabilito te come sentinella per la casa d’Israele; quando dunque udrai qualche parola dalla mia bocca, avvertili da parte mia. Quando avrò detto all’empio: – Empio, per certo tu morrai! – e tu non avrai parlato per avvertir l’empio che si ritragga dalla sua via, quell’empio morrà per la sua iniquità, ma io domanderò conto del suo sangue alla tua mano. Ma, se tu avverti l’empio che si ritragga dalla sua via, e quegli non se ne ritrae, esso morrà per la sua iniquità, ma tu avrai scampato l’anima tua.

Cari, amati nel Signore

1Pietro 2:9 Ma voi siete una stirpe eletta, un sacerdozio regale, una gente santa, un popolo che Dio si è acquistato, perché proclamiate le virtù di colui che vi ha chiamati dalle tenebre alla sua luce meravigliosa;

Pertanto

1Timoteo 4:16 Bada a te stesso e all’insegnamento; persevera in queste cose, perché, facendo così, salverai te stesso e quelli che ti ascoltano

Dio Vi Benedica