Vite trasformate

Atti 1:8Ma riceverete potenza quando lo Spirito Santo verrà su di voi, e mi sarete testimoni in Gerusalemme, e in tutta la Giudea e Samaria, e fino all’estremità della terra».Quando lo Spirito del Signore investe qualcuno lo trasforma completamente.

Il credente che ha accettato Cristo nel suo cuore, quindi nato di nuovo o a novità di vita, è ancora un’anima grezza che deve essere lavorata, plasmata dalla mano del Signore.

Egli è come una pietra preziosa ancora grezza che deve essere smussata, levigata, lucidata per poter risplendere alla luce. Così è di ciascuno di noi: Il Signore ci deve lavorare per poter fare emergere ciò che Lui ha messo e racchiuso in noi.

Avete presente un diamante artificiale, un zircone? Non è altro che un pezzo di carbone che sottoposto a grandissime pressioni e temperature, cambia struttura e diventa una pietra splendente.

1Corinzi 1:27ma Dio ha scelto le cose pazze del mondo per svergognare i sapienti; Dio ha scelto le cose deboli del mondo per svergognare le forti;

Vi voglio citare alcuni esempi di uomini che sono stati cambiati dalla mano del Signore:

Gedeone
Giudici 6:15Egli rispose: «Ah, signore mio, con che salverò Israele? Ecco, la mia famiglia è la più povera di Manasse, e io sono il più piccolo nella casa di mio padre».
Gedeone si sente misero, insufficiente, ha quasi paura del compito che il Signore gli aveva affidato, di sconfiggere i Madianiti e chiede ripetutamente dei segni.

E pensare che pochi versi prima il Signore lo chiama “Uomo forte e valoroso”.

Gedeone acquistò coraggio, sconfisse i Madianiti, gli Amalechiti e tutti i popoli d’oriente diventando per 40 anni giudice d’Israele.

Mosè
Mosè e stato uno di quelli che, benché rassicurato, incoraggiato dal Signore, continuava a elevare obiezioni, cercava di eludere la chiamata.
Esodo 4:1Mosè rispose e disse: «Ma ecco, essi non mi crederanno e non ubbidiranno alla mia voce, perché diranno: “Il SIGNORE non ti è apparso”».
Esodo 4:10-13Mosè disse al SIGNORE: «Ahimè, Signore, io non sono un oratore; non lo ero in passato e non lo sono da quando tu hai parlato al tuo servo; poiché io sono lento di parola e di lingua». Il SIGNORE gli disse: «Chi ha fatto la bocca dell’uomo? Chi rende muto o sordo o veggente o cieco? Non sono io, il SIGNORE? Ora dunque va’, io sarò con la tua bocca e t’insegnerò quello che dovrai dire». Mosè disse: «Ti prego, Signore, manda il tuo messaggio per mezzo di chi vorrai!»

Mosè e stato trasformato, ha affrontato faraone, ha condotto il popolo d’Israele fuori dall’Egitto e lo guidò per 40 anni.

Geremia
Geremia 1:5-9«Prima che io ti avessi formato nel grembo di tua madre, io ti ho conosciuto; prima che tu uscissi dal suo grembo, io ti ho consacrato e ti ho costituito profeta delle nazioni». Io risposi: «Ahimè, Signore, DIO, io non so parlare, perché non sono che un ragazzo». Ma il SIGNORE mi disse: «Non dire: “Sono un ragazzo”, perché tu andrai da tutti quelli ai quali ti manderò, e dirai tutto quello che io ti comanderò. Non li temere, perché io sono con te per liberarti», dice il SIGNORE. Poi il SIGNORE stese la mano e mi toccò la bocca; e il SIGNORE mi disse: «Ecco, io ho messo le mie parole nella tua bocca.

Ecco un altro timoroso, uno che si sente inadeguato ad assolvere il compito che il Signore gli comanda.
Geremia diventerà uno dei profeti più coraggiosi, più temerari denunciando il peccato e la ribellione dei giudei.

Ma oltre a quelli che si sottovalutano, che si sentono inadeguati, ci sono anche quelli che hanno uno spirito di ribellione nei confronti del Signore.

È il caso del profeta Giona
Giona 1:1-3La parola del SIGNORE fu rivolta a Giona, figlio di Amittai, in questi termini: «Àlzati, va’ a Ninive, la gran città, e proclama contro di lei che la loro malvagità è salita fino a me». Ma Giona si mise in viaggio per fuggire a Tarsis, lontano dalla presenza del SIGNORE. Scese a Iafo, dove trovò una nave diretta a Tarsis e, pagato il prezzo del suo viaggio, si imbarcò per andare con loro a Tarsis, lontano dalla presenza del SIGNORE.

Nonostante il suo ravvedimento e l’ubbidienza al comando del Signore Giona, che nutriva evidentemente una certa antipatia verso i niniviti, si irrita con Dio perché aveva graziato Ninive.
E poi ancora nuovamente si irrita con Dio perché Dio fa seccare il ricino sotto al quale Dio stesso lo aveva fatto riposare
Giona 4:9-11Dio disse a Giona: «Fai bene a irritarti così a causa del ricino?» Egli rispose: «Sì, faccio bene a irritarmi così, fino a desiderare la morte». Il SIGNORE disse: «Tu hai pietà del ricino per il quale non ti sei affaticato, che tu non hai fatto crescere, che è nato in una notte e in una notte è perito; e io non avrei pietà di Ninive, la gran città, nella quale si trovano più di centoventimila persone che non sanno distinguere la loro destra dalla loro sinistra, e tanta quantità di bestiame?»

Il Signore trasforma, plasma, demolisce, ricostruisce, ripara anche quando noi non lo avvertiamo, anche quando ci sembra che il Signore non si sta interessando di noi.

La conversione non si esaurisce nel momento in cui accettiamo Gesù nel nostro cuore ma inizia proprio da lì e prosegue per l’intera durata della nostra vita.

Non è un attestato che si consegue, una targhetta con su scritto “Salvato” che possiamo attaccarci addosso e tutto finisce li.
Un ragazzo che studia, si diploma, consegue una laurea, riceve l’abilitazione alla professione che se ne fa se poi non esercita?

All’inizio della mia conversione mi avevano spiegato che la “Conversione” è simile a un cambio di direzione.
Spiegazione succinta ma essenziale.

Il fatto è che però la si poneva come una inversione aU, cioè il percorrere una strada che andava nella direzione opposta.
All’inizio avevo accettato questo paragone ma poi, molto poi, riflettendoci bene, significava ritornare indietro per la stessa strada percorsa.
Ciò mi ha lasciato alquanto perplesso.

La strada che invece dobbiamo percorrere è una strada che si allontana molto da quella già percorsa e non può essere altro che una svolta a dx.
Badate che sarà una strada stretta, piena di buche, accidentata con avvallamenti e dossi.
Sarà una strada sulla quale è fortemente consigliato di mantenere rigorosamente la dx perché, purtroppo è una strada a due corsie, a doppio senso di circolazione.
Purtroppo ci sarà chi ritornerà indietro e quella corsia, l’altra corsia, sarà quindi in discesa e non solo, sarà anche scorrevole e in ottimo stato di manutenzione.

Ma c’è un esempio di vite trasformate di cui vi voglio parlare in particolare.
Vi parlerò di un certo Simone.

Vi prego di porre attenzione su una peculiarità di tutta la Bibbia e, in particolare, dei Vangeli e del libro degli Atti.
Gli episodi che vi sono narrati acquistano vitalità, dinamicità, ci mostrano aspetti e caratteristiche uniche, eccezionali.

Provate a calarvi in quei contesti, a vivere le scene, provate ad immaginare di essere lì in mezzo, come in un film in 3D, scoprirete uno scenario nuovo, più coinvolgente, più entusiasmante.
Per questo leggeremo alcuni passi tratti di volta in volta da uno dei quattro evangeli, secondo la narrazione più dettagliata.

Iniziamo col leggere nel vangelo di Marco
Marco 1:16-18Mentre passava lungo il mare di Galilea, egli vide Simone e Andrea, fratello di Simone, che gettavano la rete in mare, perché erano pescatori. Gesù disse loro: «Seguitemi, e io farò di voi dei pescatori di uomini». Essi, lasciate subito le reti, lo seguirono.

Un analogo episodio si svolge anche per l’evangelista Matteo che era un esattore delle tasse per conto dei romani, un pubblicano
Matteo 9:9Poi Gesù, partito di là, passando, vide un uomo chiamato Matteo, che sedeva al banco delle imposte e gli disse: «Seguimi». Ed egli, alzatosi, lo seguì.
Luca 5:28 aggiunge anche che egli «lasciò ogni cosa»

Voglio porre enfasi proprio sul “subito”.
Simone non chiese: Che cosa dobbiamo fare? Pescare uomini? Che significa? Ma tu chi sei? Io c’ho famiglia, un lavoro!
No! Lasciano le reti e lo seguono.

Viene naturale, ad una simile proposta, portarsi subito sulla difensiva. L’uomo naturale si pone subito sulla difensiva quando si trova di fronte ad una situazione incerta, una situazione il cui sviluppo è oscuro, offuscato.
Generalmente si affronta con un netto rifiuto oppure si cerca di bypassare accampando scuse più o meno valide o plausibili.

È il caso raccontato nella scena di
Luca 14:16-23Gesù gli disse: «Un uomo preparò una gran cena e invitò molti; e all’ora della cena, mandò il suo servo a dire agli invitati: “Venite, perché tutto è già pronto”. Tutti insieme cominciarono a scusarsi. Il primo gli disse: “Ho comprato un campo e ho necessità di andarlo a vedere; ti prego di scusarmi”. Un altro disse: “Ho comprato cinque paia di buoi e vado a provarli; ti prego di scusarmi”. Un altro disse: “Ho preso moglie, e perciò non posso venire”. Il servo tornò e riferì queste cose al suo signore. Allora il padrone di casa si adirò e disse al suo servo: “Va’ presto per le piazze e per le vie della città, e conduci qua poveri, storpi, ciechi e zoppi”. Poi il servo disse: “Signore, si è fatto come hai comandato e c’è ancora posto”. Il signore disse al servo: “Va’ fuori per le strade e lungo le siepi e costringili a entrare, affinché la mia casa sia piena.

I nostri Apostoli, invece, non hanno remore, non chiedono spiegazioni; lasciano tutto e seguono Gesù.

Diventare pescatori di uomini non significa solo cambiare attività: è proprio il “pescare” che cambia significato.
Pescare pesci significa farli morire. Il pescatore tira fuori i pesci dall’acqua, li fa morire, li vende e ci guadagna; è uno che dalla morte riceve un guadagno personale.

Diventare pescatore di uomini significa invece ricuperare naufraghi.
Uno che pesca uomini significa che tira fuori dall’acqua qualcuno che sta per annegare: pescare un uomo significa farlo vivere, salvargli la vita dai gorghi della morte e ciò non per un interesse personale.

Ma ritorniamo al nostro Simone che altri non è colui che, a breve, verrà chiamato da nostro Signore, con l’appellativo di Pietro.
Un personaggio dal carattere irruento e impulsivo ma, nello stesso tempo, anche debole e pauroso.

Ÿ-Simone, chiamato ad essere pescatore di uomini, è l’unico a dover essere pescato perché stava annegando.

Ÿ-Gesù lo chiama beato ma, subito dopo, lo rimprovera trattandolo come un diavolo: «Vattene via da me, Satana! Tu non hai il senso delle cose di Dio, ma delle cose degli uomini». (Marco 8:33)

Ÿ-Giura a Gesù d’essere capace di dare la vita per lui ma, poco dopo, spergiurerà di non conoscerlo.

Ma andiamo per gradi:
Lo troviamo in una barca
Matteo 14:28-31Pietro gli rispose: «Signore, se sei tu, comandami di venire da te sull’acqua». Egli disse: «Vieni!» E Pietro, sceso dalla barca, camminò sull’acqua e andò verso Gesù. Ma, vedendo il vento, ebbe paura e, cominciando ad affondare, gridò: «Signore, salvami!» Subito Gesù, stesa la mano, lo afferrò e gli disse: «Uomo di poca fede, perché hai dubitato?»

Ma poco più avanti lo stesso Simone fa una dichiarazione che lascia tutti sconcertati.
Matteo 16:15-17Ed egli disse loro: «E voi, chi dite che io sia?» Simon Pietro rispose: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente». Gesù, replicando, disse: «Tu sei beato, Simone, figlio di Giona, perché non la carne e il sangue ti hanno rivelato questo, ma il Padre mio che è nei cieli.

Ma il vecchio carattere di Simone è ancora presente
Giovanni 18:10Allora Simon Pietro, che aveva una spada, la prese e colpì il servo del sommo sacerdote, recidendogli l’orecchio destro. Quel servo si chiamava Malco.

E più avanti
Luca 22:31-34«Simone, Simone, ecco, Satana ha chiesto di vagliarvi come si vaglia il grano; ma io ho pregato per te, affinché la tua fede non venga meno; e tu, quando sarai convertito, fortifica i tuoi fratelli». Pietro gli disse: «Signore, sono pronto ad andare con te in prigione e alla morte». E Gesù: «Pietro, io ti dico che oggi il gallo non canterà, prima che tu abbia negato tre volte di conoscermi».

Ma proseguiamo la lettura dall’evangelo di Matteo dove notiamo degli altri particolari molto importanti
Matteo 26:69-75Pietro, intanto, stava seduto fuori nel cortile e una serva gli si avvicinò, dicendo: «Anche tu eri con Gesù il Galileo». Ma egli lo negò davanti a tutti, dicendo: «Non so che cosa dici». Come fu uscito nell’atrio, un’altra lo vide e disse a coloro che erano là: «Anche costui era con Gesù Nazareno». Ed egli negò di nuovo giurando: «Non conosco quell’uomo». Di lì a poco, coloro che erano presenti si avvicinarono e dissero a Pietro: «Certo anche tu sei di quelli, perché anche il tuo parlare ti fa riconoscere». Allora egli cominciò a imprecare e a giurare: «Non conosco quell’uomo!» In quell’istante il gallo cantò. Pietro si ricordò delle parole di Gesù che gli aveva dette: «Prima che il gallo canti, tu mi rinnegherai tre volte». E, andato fuori, pianse amaramente.

Simone, figlio di Giona, è a terra, demoralizzato, ha fallito su tutti i fronti.
Se ne torna al suo lavoro perché, ormai, è convinto che e tutto finito.

Ma la promessa di Gesù che leggiamo in
Luca 24:49Ed ecco, io mando su di voi la promessa del Padre mio; ma voi rimanete nella città di Gerusalemme, finché siate rivestiti di potenza dall’alto.
trova adempimento nell’alto solaio dove 120 discepoli mentre pregavano ricevettero lo Spirito Santo e Simone era uno di loro.

Simone adesso è nuovo uomo, è stato cambiato nel profondo del suo cuore e gli effetti del cambiamento non si fanno attendere.

Simone adesso è Pietro e Pietro rilascia il suo primo sermone
Atti 2:14Ma Pietro, levatosi in piedi con gli undici, alzò la voce e parlò loro così: «Uomini di Giudea, e voi tutti che abitate in Gerusalemme, vi sia noto questo, e ascoltate attentamente le mie parole.
Atti 2:41Quelli che accettarono la sua parola furono battezzati; e in quel giorno furono aggiunte a loro circa tremila persone.

Pietro opera guarigioni
Atti 3:1-2Pietro e Giovanni salivano al tempio per la preghiera dell’ora nona, mentre si portava un uomo, zoppo fin dalla nascita, che ogni giorno deponevano presso la porta del tempio detta «Bella», per chiedere l’elemosina a quelli che entravano nel tempio.
Atti 3:6Ma Pietro disse: «Dell’argento e dell’oro io non ne ho; ma quello che ho, te lo do: nel nome di Gesù Cristo, il Nazareno, cammina!»

E subito dopo Pietro rilascia un altro sermone
Atti 3:19Ravvedetevi dunque e convertitevi, perché i vostri peccati siano cancellati

E un altro ancora
Atti 4:5-8Il giorno seguente, i loro capi, con gli anziani e gli scribi, si riunirono a Gerusalemme, con Anna, il sommo sacerdote, Caiafa, Giovanni, Alessandro e tutti quelli che appartenevano alla famiglia dei sommi sacerdoti. E, fatti condurre in mezzo a loro Pietro e Giovanni, domandarono: «Con quale potere o in nome di chi avete fatto questo?» Allora Pietro, pieno di Spirito Santo, disse loro: «Capi del popolo e anziani,
Atti 4:12-13In nessun altro è la salvezza; perché non vi è sotto il cielo nessun altro nome che sia stato dato agli uomini, per mezzo del quale noi dobbiamo essere salvati». Essi, vista la franchezza di Pietro e di Giovanni, si meravigliavano, avendo capito che erano popolani senza istruzione; riconoscevano che erano stati con Gesù

Pietro riceve anche rivelazioni dall’alto:
Atti 5:3Ma Pietro disse: «Anania, perché Satana ha così riempito il tuo cuore da farti mentire allo Spirito Santo e trattenere parte del prezzo del podere?

E ancora prodigi miracoli e guarigioni avvenivano per suo mezzo
Atti 5:14-16E sempre di più si aggiungevano uomini e donne in gran numero, che credevano nel Signore; tanto che portavano perfino i malati nelle piazze, e li mettevano su lettucci e giacigli, affinché, quando Pietro passava, almeno la sua ombra ne coprisse qualcuno. La folla accorreva dalle città vicine a Gerusalemme, portando malati e persone tormentate da spiriti immondi; e tutti erano guariti.

Atti 9:32-35Avvenne che mentre Pietro andava a far visita a tutti si recò anche dai santi residenti a Lidda. Là trovò un uomo di nome Enea, che da otto anni giaceva paralitico in un letto. Pietro gli disse: «Enea, Gesù Cristo ti guarisce; àlzati e rifatti il letto». Egli subito si alzò. E tutti gli abitanti di Lidda e di Saron lo videro e si convertirono al Signore.

Atti 9:40-41Ma Pietro, fatti uscire tutti, si mise in ginocchio, e pregò; e, voltatosi verso il corpo, disse: «Tabita, àlzati». Ella aprì gli occhi; e, visto Pietro, si mise seduta. Egli le diede la mano e la fece alzare; e, chiamati i santi e le vedove, la presentò loro in vita.

E ancora altre conversioni
Atti 10:44-46Mentre Pietro parlava così, lo Spirito Santo scese su tutti quelli che ascoltavano la Parola. E tutti i credenti circoncisi, che erano venuti con Pietro, si meravigliarono che il dono dello Spirito Santo fosse dato anche agli stranieri, perché li udivano parlare in altre lingue e glorificare Dio.

Gloria al nome del Signore.
Simone è diventato Pietro: Un pescatore di pesci è diventato pescatore di uomini.
Un uomo, un popolano senza alcuna istruzione e cultura che fa una dichiarazione di fede senza eguali
«Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente» e su questa confessione di fede è edificata la chiesa del nostro Signore Gesù Cristo

E tu, ti vedi come un Mosè, un Gedeone, un Geremia o un Giona?
Hai lo stesso carattere di Simone?

Volete anche voi essere trasformati dall’opera rigeneratrice dello Spirito Santo?

Chiedete al Signore di trasformare le vostre vite, chiedetegli rivelazione di come servirlo meglio, chiedetegli quali piani ha in serbo per ciascuno.

Dio vi benedica.