L’ARRIVO

Cosa ti viene in mente quando pensi al Natale? Visioni di panettoni e pandori che danzano nella tua testa? Le risate attorno all’albero con la tua famiglia? 

Il Natale è la stagione più stimolante dell’anno. Le luci, gli odori, i suoni, le tradizioni e le esperienze ci affascinano.

Mentre la maggior parte delle persone ha una percezione positiva delle festività, molti genitori pensano alla confusione insopportabile che arriva con il Natale. 

Ci sono regali da comprare, scatole da incartare, sale da decorare, feste a cui partecipare e cartoline da spedire. 

Il Natale cattura i nostri cuori e stimola i nostri sensi. Tuttavia, può anche schiacciarci, sopraffarci e lasciarci con il desiderio che finisca quanto prima. Il Natale è accattivante ma anche caotico.

Esaminiamo il caos assoluto che è arrivato con il primo Natale. Studiando questo passaggio, scopriremo due caratteristiche spesso trascurate del primo Natale.

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Ora, in quei giorni fu emanato un decreto da parte di Cesare Augusto, che si compisse il censimento di tutto l’impero. Questo censimento fu il primo ad essere fatto quando Quirinio era governatore della Siria. E tutti andavano a farsi registrare, ciascuno nella sua città. Or anche Giuseppe uscì dalla città di Nazaret della Galilea, per recarsi in Giudea nella città di Davide, chiamata Betlemme, perché egli era della casa e della famiglia di Davide, per farsi registrare con Maria, sua moglie, che aveva sposato e che era incinta. Così mentre erano là, giunse per lei il tempo del parto. Ed ella diede alla luce il suo figlio primogenito, e lo fasciò e lo pose a giacere in una mangiatoia, perché non c’era posto per loro nell’albergo.

Caos ambientale

Il primo Natale fu caotico. Non è stata affatto una notte silenziosa. Cesare Augusto ordinò che ogni persona nell’Impero Romano dovesse tornare nella propria città natale per fare un censimento. Questo accadeva prima dell’invenzione delle automobili e degli aeroplani. Milioni di persone sellarono i loro asini per viaggiare verso terre lontane. Per Maria e Giuseppe fu lo stesso, dovettero spostarsi fino a Betlemme, un sobborgo di Gerusalemme.

Questa era una delle regioni storicamente più significative del mondo intero. 

La maggior parte delle famiglie ebree considerava Gerusalemme la propria casa, poiché era l’origine dei loro antenati. Ciò significava che la città stava per esplodere da un giorno all’altro. Mentre la gente si ammassava in città e riempiva gli alberghi, Maria e Giuseppe restavano un po’ indietro. Perché? Perché Maria era incinta di nove mesi. 

La povera Maria dovette viaggiare per più giorni sul dorso di un asino, sapendo che avrebbe potuto partorire da un momento all’altro. Riuscite ad immaginare il disagio?

Quando la tua vita sembra caotica, sappi questo, sei in buona compagnia. 

Ma Dio ama trasformare il caos in ordine e il disagio in pace. 

Guarda la creazione. Dio ha parlato e ha portato l’unità perfetta nell’universo. Guarda Maria. Ha parlato e ha portato l’armonia nella sua casa.

Se Dio ha potutofare questo per la creazione e per Maria, faresti meglio a credere che possa farlo anche per te. Aggrappatevi a Cristo nel caos. Egli porterà ordine, unità e pace. Quando Dio parla, tutto va a posto.

Conflitto emotivo

L’ambiente di Maria era opprimente, ma lo erano anche le sue emozioni. Era un’adolescente incinta che concepì prima del matrimonio. 

Anche se sappiamo che questa era l’opera soprannaturale di Dio, immagino che la maggior parte delle persone fosse scettica. Ogni volta che andava al mercato di Nazareth, senza dubbio affrontava sguardi critici, sussurri aspri e persino qualche manciata di commenti volgari. La sua vita sembrava essere nel caos.

Cosa voleva fare? Quello che ognuno di noi avrebbe voluto: dormire per liberarsi dall’angoscia. 

Erano trascorsi quasi nove mesi e Maria aveva le caviglie gonfie e la mente impastata, così si diressero verso un motel lungo la strada per prendere una stanza per la notte. 

Ma c’era solo un piccolo problema: a causa del censimento, tutti gli alberghi erano pieni. Allora cosa hanno fatto? Si sono rifugiati in una stalla, una stalla puzzolente, con degli animali puzzolenti.

Mentre Maria cercava di mettersi comoda su un letto di fieno, si rigirava e si rigirava, il dolore la colpì allo stomaco. I crampi normali sono diventati contrazioni complete, Maria gridava di angoscia. 

Nel mezzo della notte più caotica della loro vita, le grida di parto, il suo pianto risuonava sopra i versi delle pecore. Ma poi l’agonia lasciò il posto all’estasi mentre teneva il suo bambino tra le braccia tremanti.

Gesù venne sulla terra durante il caos ambientale e il conflitto emotivo. Gesù verrà a te anche in tempi di caos e conflitto. 

Se la tua famiglia è divisa, Gesù colmerà le barriere. Se il tuo cuore è spezzato, Gesù raccoglierà i pezzi. Se la tua mente corre, Gesù ti aiuterà a rallentare.

Nel giro di pochi decenni, Gesù sarebbe stato crocifisso e risuscitato colmando la barriera di separazione tra Dio e te. 

Questa è la fonte ultima di comfort e ordine. Quando le tue emozioni si scatenano, Gesù ti consola. Quando il tuo ambiente è in conflitto, Gesù porta armonia.

Questa è la gloria della storia di Natale. 

Dio non si muove solo quando le cose sembrano perfette. Si muove nel mezzo del caos, nel bel mezzo della frenesia.