Giorno 10: Uomo saggio n. 2 – Desiderio di adorare

Lettura biblica: Matteo 2:7-11

I saggi erano concentrati sulla ricerca del Signore e non avrebbero lasciato che nulla li distraesse. Questi uomini erano venuti fin qui con uno scopo in mente: adorare Colui che era nato, il Re dei Giudei. Sono venuti per adorare il Figlio di Dio.

Non erano semplicemente partiti per una piacevole cavalcata nel deserto, per poi presentarsi a Gerusalemme e dire: “Abbiamo sentito che stava succedendo qualcosa in questa zona. Cosa sta succedendo? Abbiamo visto una stella luminosa e abbiamo pensato che forse significava qualcosa. 

I saggi venivano ad adorare e una parte della loro adorazione includeva il dare (v. 11). Donare è un atto di adorazione! 

Possiamo imparare qualcosa dai doni che hanno portato i Magi. Questi non sono i tipici regali che porteresti a una neo mamma. Questi non erano regali di vestiti e giocattoli per il bambino. Questi doni avevano un significato. Rispecchiano chi è Gesù e cosa farà nella nostra vita.

Il primo regalo fu l’oro, che è un dono per un re. Gesù era ed è il Re. Dio merita il meglio che possiamo dare. L’oro è sempre stato uno dei beni più preziosi sulla terra. L’oro rappresenta il nostro meglio. Dobbiamo dargli le nostre primizie e il nostro meglio.

Il secondo regalo presentato è stato l’incenso, che era un regalo per un sacerdote, ed è molto adatto a Gesù, che è il nostro sacerdote che ci porta a Dio. L’incenso era uno dei quattro profumi dolci mescolati insieme per creare l’incenso cerimoniale degli ebrei. Era usato sia nei sacrifici che nella preghiera. Il suo aroma era sempre presente nel cortile del Tempio.

In quanto tale, è un’immagine di lode e adorazione verso Cristo come il Santo di Dio disceso in carne tra noi. La lode è sempre presente sulle labbra del popolo di Dio. Dio merita la nostra gioiosa adorazione. Come i saggi, quando ci inchiniamo davanti a Gesù, dovremmo essere talmente gioiosi da non riuscire a trattenerci.

L’ultimo dono è stato il dono della mirra. Questa era una fragranza che veniva usata per ungere un corpo prima della sepoltura, e Giovanni 19:39-40 riporta che fu usata su Gesù alla Sua morte. Questo dono significa la venuta di Cristo: era venuto a morire per i peccati del mondo!

La mirra rappresenta la necessità per noi di offrirgli la nostra vita perché Egli è stato disposto a morire per noi. Quando muori a te stesso e Lo segui, dimostri che Egli è il re della tua vita.