Gesù dichiara il nome del Padre

Parlando a Suo Padre, Gesù disse: “Io ho manifestato il Tuo nome” (Giovanni 17:6) e “Ho fatto conoscere loro il Tuo nome” (Giovanni 17:26). 

In che modo Gesù manifestò o dichiarò il nome del Padre? Considera queste affermazioni del primo capitolo di Giovanni:

“E la Parola si è fatta carne ed ha abitato fra di noi; e noi abbiamo contemplato la sua gloria, come gloria dell’unigenito proceduto dal Padre, piena di grazia e di verità” (v. 14).

“E noi tutti abbiamo ricevuto dalla sua pienezza grazia sopra grazia” (v. 16).

“Nessuno ha mai visto Dio; l’unigenito Figlio, che è nel seno del Padre, è colui che lo ha fatto conoscere [dichiarato, spiegato]” (v. 18).

Non esiste un “nome” (descrittore, poiché la maggior parte dei nomi biblici erano descrittori) che rivela pienamente il carattere di Dio, nemmeno quello dato in Esodo 3, che si diceva fosse il Suo nome “per sempre” e un ” memoriale di tutte le generazioni”. 

Esodo 3:14-15: “DIO disse a Mosè: «IO SONO COLUI CHE SONO». Poi disse: «Dirai così ai figli d’Israele: “L’IO SONO mi ha mandato da voi”». DIO disse ancora a Mosè: «Dirai così ai figli d’Israele: “L’Eterno, il DIO dei vostri padri, il DIO di Abrahamo, il DIO d’Isacco e il DIO di Giacobbe mi ha mandato da voi. Questo è il mio nome in perpetuo. Questo sarà sempre il mio nome col quale sarò ricordato per tutte le generazioni”.

La sua pienezza però si rivela in Gesù, che era Dio incarnato. Gesù rivelò il carattere di Dio attraverso i Suoi insegnamenti, attraverso le Sue potenti opere e attraverso la Sua vita perfetta. 

Una volta Filippo disse: “… “Signore, mostraci il Padre e ci basta” (Giovanni 14:8). Rispose Gesù: “Da tanto tempo io sono con voi e tu non mi hai ancora conosciuto, Filippo? Chi ha visto me, ha visto il Padre; come mai dici: “Mostraci il Padre?” (Giovanni 14:9). 

L’Antico Testamento rivela molto sul carattere di Dio, ma il quadro non era completo finché non abbiamo “visto la Sua gloria“.

In precedenza è stato menzionato il passaggio in Esodo 3:14-15, dove Dio dice a Mosè di dire ai figli d’Israele: “L’IO SONO mi ha mandato da voi“. È interessante notare che Gesù applica questa designazione, “IO SONO”, a Se stesso in Giovanni 8:24, 28 e 58.

Ma notate come espande questa designazione in vari passaggi:

IO SONO il pane della vita (Giovanni 6:35, 48 ).

IO SONO la luce del mondo (Giovanni 8:12, 9:5).

IO SONO la porta delle pecore (Giovanni 10:7, 9).

IO SONO il buon pastore (Giovanni 10:11, 14).

IO SONO la risurrezione e la vita (Giovanni 11:25).

IO SONO la via, la verità e la vita (Giovanni 14:6).

IO SONO la vera vite (Giovanni 15:1).

Si noti che questi non devono essere presi alla lettera per limitare la natura di Gesù. Riconosci queste affermazioni come metafore di identitàper comprenderle appieno.

Gesù venne su questa terra per cercare e salvare ciò che era perduto (Luca 19:10), ma venne anche per dichiarare il nome di Suo Padre, per rivelare pienamente la Sua natura. 

Vedere Gesù è vedere Dio in tutta la sua pienezza. 

Qual è il nostro compito oggi? 

Far vivere Cristo in noi (Galati 2:20), così che anche noi possiamo diventare partecipi della natura divina (2 Pietro 1:4), così che anche noi possiamo dichiarare o manifestare il Suo nome attraverso la nostra vita quotidiana.

La lezione successiva articolo successivo mostra che Gesù era il Maestro, il Maestro dei maestri, proclamando l’intero consiglio di Dio.