L’ira di Dio

Alcune persone pensano che l’ira di Dio sia l’opposto dell’amore di Dio. Ma l’ira di Dio è una parte dell’amore di Dio, non il suo contrario. Poiché Dio ama le persone, Dio è arrabbiato quando soffrono. L’impegno di Dio verso tutte le persone, inclusi i poveri e gli oppressi, alimenta l’ira di Dio contro gli oppressori. Senza il concetto dell’ira di Dio, l’amore di Dio è un concetto vuoto.

L’inseparabilità dei due grandi comandamenti

Nel Nuovo Testamento,GesùGesù è il Messia la cui vita, morte e risurrezione sono l’atto salvifico di Dio per l’umanitàinsegna che i due più grandi comandamenti sono amare il Signore e amare il prossimo. La predicazione di Osea è coerente con questo, in questoOseaProfeta del regno settentrionale che sposò una prostituta per mostrare la relazione di Dio con un Israele infedelecondannò il popolo d’Israele per aver violato sia il primo grande comandamento (amare Dio e non avere altri dèi all’infuori del Signore) sia il secondo grande comandamento (amare il prossimo e astenersi dal male). Ma il messaggio di Osea afferma che c’è un legame inscindibile tra questi due comandamenti. Osea insegnò che amare Dio è amare il prossimo e astenersi dal fare il male. Ha anche proclamato che l’amore degli dei diversi dal Signore ha portato le persone a commettere atti di ingiustizia e oppressione.

Il giudizio come parte di DiopattoUn patto è una promessa o un accordo. Nella Bibbia le promesse fatte tra Dio e il popolo di Dio sono conosciute come alleanze; affermano o implicano un rapporto di impegno e di obbedienza.

Osea proclama che il giudizio di Dio non è il ripudio di Dio dell’alleanza che Dio ha fatto con il popolo eletto, ma una parte necessaria di quell’alleanza permanente. Poiché Dio è giusto, Dio non ignorerà né la malvagità del popolo né porrà fine alla relazione di alleanza con loro. Il giudizio di Dio non pone fine all’alleanza. Il giudizio di Dio è una parte “strumentale” dell’alleanza – cioè, è uno strumento che Dio usa per istruire o insegnare.

Conoscenza di Dio

A differenza degli altri profeti dell’VIII secolo, Osea non enfatizzò la parola “giustizia” nella sua predicazione quanto piuttosto la “conoscenza” o “comprensione” di Dio (4:1-11). Il termine “conoscenza” si estende oltre un semplice senso di riconoscimento intellettuale per includere il senso di “obbedienza” e persino “stile di vita”. Non si può conoscere Dio e disobbedire alle leggi di Dio. Se uno conosce Dio, allora tutta la sua vita e il suo essere sono cambiati.