Secondo la maggior parte degli studiosi contemporanei, l’Ecclesiaste fu scritto durante il periodo in cui i greci governavano Gerusalemme e gli ebrei, intorno al 250 a.C.

Israele e gli ebrei avevano avuto un passato glorioso, ma ora i giorni dei re erano solo un ricordo. Dopo l’esilio venne il dominio persiano. Poi nel 332 aEV gli eserciti diAlessandro MagnoLeader macedone che conquistò l’impero persiano e iniziò a diffondere la cultura greca nell’est.si spostò in Oriente e il mondo divenne greco da un giorno all’altro. Così, al tempo della stesura dell’Ecclesiaste, la comunità ebraica non era che una piccola isola nel vasto mare dell’impero greco.

Gli ebrei a Gerusalemme in quel momento avevano sentito parlare dei potenti atti di Dio nel loro passato, ma sembrava che Dio non stesse facendo nulla di potente per loro ai loro giorni. Avevano sentito parlare delle potenti parole di Dio attraverso i profeti, e avevano preservato quelle parole, ma sembrava che Dio non dicesse nulla ai loro giorni. Non negavano l’esistenza di Dio in cielo, ma erano sulla terra, e Dio sembrava lontano e irraggiungibile. Anche i loro migliori teologi e filosofi erano sconcertati quando si trattava di sapere cosa Dio stesse facendo (8:17). Gli individui cercavano invano un significato nel loro lavoro, nelle attività intellettuali o nei piaceri sofisticati, ma nulla sembrava mai soddisfacente. Tutto era “vanità”, sostanziale e permanente quanto uno sbuffo di fumo. Una nazione un tempo potente che ora era debole, senza una buona leadership politica; una comunità religiosa scettica sul coinvolgimento di Dio nelle loro vite; persone alla disperata ricerca di un significato: tale era la situazione che il Maestro che ha prodotto questo saggio ha dovuto affrontare.