Schema dell’Ecclesiaste

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Schema dell’Ecclesiaste

1. Autore e tema (Ecclesiaste 1:1-2)

L’autore è identificato come il “Maestro”, che in ebraico è  Qohelet  . La parola tematica “vanità” traduce l’ebraico  hevel , che si ripete come un ritornello in tutto il libro. Il suo senso letterale è un alito d’aria o soffio di vento; come metafora, può significare vuoto, nulla, assenza di significato.

2. La ricerca del significato (Ecclesiaste 1:3-2:26)

Nella prima grande sezione del libro l’autore racconta la sua ricerca del senso della vita. Qohelet ha provato di tutto. Vivere per lavoro si rivela faticoso. La continua ricerca della saggezza porta solo dolore. E anche i piaceri, da quelli sensuali a quelli sofisticati, alla fine finiscono per diventare “vanità”, vuoti e insoddisfacenti. Né i risultati del proprio lavoro né l’accumulo di conoscenza sono in definitiva soddisfacenti. Quindi la cosa migliore da fare è goderti la famiglia e gli amici che Dio ti ha dato!

3. Chi lo sa? (Ecclesiaste 3)

“Chi lo sa?” è il tema che attraversa il capitolo 3. Il Maestro riconosce che ci sono momenti particolari nella vita per attività particolari. Una delle domande ossessionanti nella vita ha a che fare con ciò che porterà il futuro. E poi c’è la questione della morte, con tutti i suoi misteri. Ci sono alcune cose che il Maestro sa (3:12-15), inclusa l’osservazione che tutti dovrebbero avere soggezione di Dio.

4. Questioni terrene (Ecclesiaste 4)

Questo capitolo discute una serie di questioni terrene, tra cui il male e l’ingiustizia, l’invidia e il maniaco del lavoro, i vantaggi della vita insieme a un altro e il potere disaggezzaLa saggezza comprende le qualità dell’esperienza, della conoscenza e del buon senso. Il libro dei Proverbi dell’Antico Testamento, che a volte invoca una Donna come personificazione della Sapienza, è una raccolta di aforismi e insegnamenti morali. Insieme ad altri passaggi biblici, insegna: “La paura del….

5. Questioni celesti (Ecclesiaste 5)

Questo capitolo si concentra su alcune questioni celesti, ricordando agli umani che Dio è in cielo e loro sono sulla terra. Il Maestro consiglia ai lettori di godersi i giorni che Dio dà loro.

6. Morte (Ecclesiaste 6-7)

La principale preoccupazione di questi capitoli è la morte. La morte può arrivare troppo presto e i funerali possono servire come promemoria della propria mortalità. In 7:15-29 il Maestro riflette su alcuni enigmi della vita. La Bibbia ebraica segna 6:10 come l’inizio della seconda metà del libro.

7. I limiti della comprensione umana (Ecclesiaste 8)

Qui il Maestro ammette che anche i teologi ei filosofi non comprendono i grandi misteri della vita e di nuovo consiglia di godersi i giorni che Dio dà.

8. Come dovrebbe quindi essere vissuta la vita? (Ecclesiaste 9-12)

Nel contesto del ricordo della propria mortalità, il Maestro ricorda agli esseri umani la possibilità della vita e consiglia di godere dei doni di Dio sia che si sia vecchi o giovani. La saggezza è potente, ma si consiglia ai giovani di non studiare troppo, di ricordare e venerare il loro Creatore e di vivere rettamente.

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