Schema delle Lamentazioni

enzomaggio.it  > Lamentazioni >  Schema delle Lamentazioni
< Tutte le lezioni

Schema delle Lamentazioni

1. Nessun conforto, nessun consolatore (Lamentazioni 1:1-22)

SionSion originariamente si riferiva a una montagna vicino a Gerusalemme dove Davide conquistò una roccaforte gebusita. Successivamente il termine venne a significare una serie di altre cose come il Tempio, Gerusalemme e persino la Terra Promessa.è stata devastata e non ha consolatore a causa della sua ribellione. Sion urla la sua situazione nella speranza che qualcuno, specialmente Dio, se ne accorga e agisca per cambiare la sua condizione desolata. La descrizione in terza persona è giustapposta e intrecciata con la supplica in prima persona.

2. Rabbia e pianto (Lamentazioni 2:1-22)

Il Signore ha distrutto tutta la vitalità di Sion con un giudizio adirato ed è diventato come un nemico di Sion. Gli oratori rispondono con pianto e implacabile supplica affinché il Signore non ignori le conseguenze del giudizio. Il pianto si trasforma in una richiesta vigorosa che il Signore riconosca il terrore in cui esiste Sion.

3. Non perdonato (Lamentazioni 3:1-66)

Attraverso diverse immagini di accerchiamento, l’oratore descrive la sua afflizione sotto l’ira di Dio. Confessioni standard di Dioamore incrollabileL’amore incrollabile (hesed) di Dio è la certezza dell’amorevole gentilezza, fedeltà e misericordia di Dio. Questa certezza risuona in tutto l’Antico Testamento, ed è affermata più di 120 volte nei Salmi. In alcuni inni di lode la risposta del popolo era probabile…e vengono richiamati atti di liberazione per rafforzare l’attesa fiduciosa, ma il riconoscimento dell’attuale assenza del perdono di Dio riporta l’oratore al pianto e ai rinnovati appelli al Signore affinché si occupi di ciò che sta accadendo.

4. Afflizione su afflizione (Lamentazioni 4:1-22)

Senza rivolgersi direttamente a Dio, la descrizione della profondità della devastazione è estesa. Sodoma fu rovesciata in un attimo. Al contrario, l’afflizione di chi parla si trascina. La leadership ha fallito e non c’è scampo.

5. Ripristina e rinnova! (Lamentazioni 5:1-22)

La vita continua, ma difficilmente può essere chiamata vita. L’accattonaggio, la servitù implacabile, la violenza e la fame persistono. Il capitolo usa la prima persona plurale e il lettore è ora preso dal “noi” e dal “noi” e non può rimanere un osservatore esterno. L’appello finale per la restaurazione e il rinnovamento è accompagnato da un persistente senso che la devastazione potrebbe essere permanente perché Dio ha abbandonato completamente e irreversibilmente la comunità.

Related Posts