Matteo 6:25-34 – Una lezione sulla preoccupazione

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Matteo 6:25-34 – Una lezione sulla preoccupazione

TESTO BIBLICO

Matteo 6:25-34

Riepilogo

Gesù consiglia ai suoi discepoli come organizzare la loro vita, utilizzando esempi tratti dalla natura per indicare la provvidenza di Dio.

Analisi

In tutto il Vangelo di Matteo, Gesù chiama i suoi discepoli a elevarsi al di sopra dei loro desideri terreni e ad apprezzare la cura che Dio dimostra per loro. In precedenza, nel Sermone della Montagna, Gesù inizia questo processo insegnando ai suoi discepoli una preghiera che nomina Dio come fonte del loro pane quotidiano. Continua la lezione indicando immagini tratte dalla natura. Paradossalmente, Gesù eleva la natura come superiore e inferiore ai discepoli. 

Gli uccelli e i gigli mostrano la loro superiorità in quanto dipendono totalmente da Dio. Grazie alla loro dipendenza da Dio, gli uccelli sono liberi dalla fatica umana dell’agricoltura. Grazie alla loro dipendenza da Dio, i gigli sono liberi dalla follia di paragonare le proprie ricchezze a quelle degli altri. 

Allo stesso tempo, Gesù chiarisce che Dio si preoccupa più dei discepoli che degli uccelli e dei fiori. Dio nutre gli uccelli, ma Gesù nutrirà i discepoli con il pasto eterno della sua carne e del suo sangue. I fiori sono destinati ad appassire e a essere bruciati, ma i discepoli sono destinati alla gloria eterna. 

Questo insegnamento sulla preoccupazione culmina nell’invio dei dodici discepoli a combattere ilimpurospiriti e per curare malattie e infermità. Quando escono per predicare la buona novella, non prenderanno equipaggiamenti umani come borse o denaro. Invece, come gli uccelli e i fiori, faranno affidamento unicamente su Dio per il loro pane quotidiano.

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