TESTO BIBLICO

Giovanni 2:1-11

RIEPILOGO

La trasformazione dell’acqua in vino è il primo “segno” miracoloso nel Vangelo di Giovanni. Esso conferma che Gesù è il Messia promesso nella Scrittura, indicando al contempo la gloria che sarà rivelata quando Gesù riverserà la sua vita nell’amore attraverso la crocifissione.

ANALISI

I discepoli che accompagnano Gesù a Cana lo hanno seguito perché hanno sentito che è l’Agnello di Dio ( Giovanni 1:35-37 ).

Sono anche giunti a credere che è il Messia predetto nella Legge e nei Profeti ( Giovanni 1:45 , 49 ). Le nozze forniscono a Gesù l’occasione di confermare ciò che credono con le sue azioni. Sei giare di pietra, che venivano usate per i riti ebraici di purificazione, vengono riempite d’acqua. Ogni giara contiene da novantacinque a centodieci litri e Gesù trasforma l’acqua in vino. L’azione ricorda che secondo la legge il sovrano messianico venuto da Giuda avrebbe potuto lavare i vestiti nel vino ( Genesi 49:10-11 ), e i profeti aggiunsero che quando il regno davidico fosse stato restaurato le colline avrebbero fatto scorrere il vino ( Amos 9:11-13 ). Il segno conferma che Gesù è il sovrano promesso da Dio.

Il contesto più ampio del Vangelo di Giovanni mostra anche che la gloria che Gesù rivela in modo preliminare a Cana ( Giovanni 2:11 ) prefigura la gloria che rivelerà più pienamente con la sua morte. A Cana la sua ora non è ancora giunta ( Giovanni 2:4 ), ma sulla croce l’ora arriva. A Cana Gesù inizia il suo ministero dando il vino migliore ( Giovanni 2:10 ), e sulla croce completa il suo ministero bevendo il vino aspro ( Giovanni 19:29-30 ). Se il segno che compie a Cana rivela la gloria del potere divino, la croce rivelerà la profondità dell’amore divino.