Giacomo 4:11-12 – L’arroganza del giudizio

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Giacomo 4:11-12 – L’arroganza del giudizio

TESTO BIBLICO

Giacomo 4:11-12

RIEPILOGO

Parlare male degli altri significa esprimere un giudizio contro di loro. Il giudizio degli altri non è cosa da esseri umani. 

ANALISI

Giacomo esorta all’umiltà davanti a Dio (vedi 4:10) e poi offre circostanze specifiche in cui l’umiltà è richiesta. La prima, in Giacomo 4:11-12 , riguarda i membri della comunità che parlano male l’uno dell’altro. Giacomo sostiene che denigrare un fratello in Cristo significa prendere la legge nelle proprie mani, per così dire. Significa immaginarsi più bravi della legge a discernere il bene o il male (cioè,Torah) è. Nel linguaggio odierno potremmo fare un discorso simile sull’arroganza di qualcuno dicendo che sta agendo come “giudice, giuria e carnefice”. Nel frattempo Dio, che ha dato la legge, è l’unico qualificato a emettere giudizi sugli esseri umani. 

Oltre a violare il comandamento contro la falsa testimonianza, la calunnia mina la fiducia necessaria agli individui per vivere insieme come comunità in Cristo. Collegata a questo esempio di arroganza è l’attività più sottile ma ugualmente dannosa di lamentarsi gli uni degli altri (vedi Giacomo 5:9 ). L’umiltà davanti a Dio offre un freno alla tentazione di esprimere e dare giudizi contro gli altri.

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