Il figlio di Isacco e Rebecca, ribattezzato Israele, divenne il padre delle dodici famiglie tribali.

Giacobbe era figlio di Isacco e Rebecca, fratello di Esaù e nipote di Abramo e Sara.

Le storie su Giacobbe sono scritte nel libro della Genesi e si svolgono durante il periodo ancestrale. Giacobbe era noto per l’inganno. Uscì dal grembo materno afferrando il calcagno di suo fratello Esaù. In seguito persuase Esaù a vendergli la primogenitura e, ancora con l’inganno, indusse Isacco a benedire lui invece che Esaù.

Temendo l’ira di suo fratello, fuggì a vivere con suo zio Labano. Lungo la strada fece un sogno in cui vide una scala che si estendeva verso il cielo con angeli che salivano e scendevano su di essa.

Giacobbe sposò due sorelle, Rachele e Lia, e ebbe anche due concubine, Bila e Zilpa. Queste quattro donne gli diedero dodici figli.

Mentre lavorava per suo zio Labano Giacobbe divenne ricco ma la gelosia dei figli di Labano costrinse Giacobbe a fuggire di nuovo in Canaan, nonostante la sua paura di Esaù.

Lungo la strada ha lottato tutta la notte con un angelo. Al mattino l’angelo cambiò il nome di Giacobbe in Israele ed egli divenne il padre della nazione che porta il suo nome e i suoi figli diedero i loro nomi alle dodici tribù d’Israele.

Alla fine Giacobbe emigrò in Egitto per stare con suo figlio Giuseppe, che era stato venduto lì come schiavo ma divenuto famoso alla corte del faraone.