Genesi 3:1-6 – Il serpente e il peccato

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Genesi 3:1-6 – Il serpente e il peccato

TESTO BIBLICO

Genesi 3:1-6

RIEPILOGO

Il serpente facilita le opzioni di azione da parte degli esseri umani, che soccombono alla tentazione e peccano contro Dio.

ANALISI

Il serpente è un simbolo ambivalente nel mondo di Israele, associato sia alla vita che alla morte (vedi Numeri 21:4-9 ), così come la parola “furbo” (confronta con “volpe furba”).

Tradizionalmente, il serpente è stato identificato con il diavolo (evidente per la prima volta nel Libro della Saggezza di Salomone, Proverbi 2:24), ma è dubbio che gli autori di Genesi 3 avessero questa idea in mente. Il testo stesso non fa questa identificazione, chiamando il serpente un “animale selvatico che il Signore Dio aveva fatto” (3:1), la stessa parola per “animale” che è usata in Genesi 2:19. Il serpente fa parte della buona creazione Dio.

Sembra meglio capire che il serpente è una metafora, che rappresenta qualsiasi cosa nella creazione di Dio che potrebbe presentare delle opzioni agli esseri umani, la cui scelta potrebbe allontanarli da una vera relazione con Dio. Il serpente facilita le opzioni offerte dall’albero della conoscenza del bene e del male (Genesi 2:16-17). Mentre il serpente non dice tutta la verità agli esseri umani (lo sapeva?), nemmeno Dio (vedi il “Dio sa” di 3:5). Non si può affermare con certezza che il serpente menta (vedi la traduzione di Genesi 3:4, “non  morirai sicuramente” [corsivo aggiunto], e la mossa aggiuntiva che Dio deve fare in Genesi 3:22 affinché la morte sia certa).

In particolare, Dio non accetta la scusa di Eva secondo cui il serpente l’aveva ingannata (Genesi 3:13); gli esseri umani non possono sfuggire alla responsabilità affermando che “me l’ha fatto fare il diavolo“. Tuttavia, Dio giudica il serpente (Genesi 3:14-15) per essere coinvolto nella presentazione delle opzioni. In effetti,  Dio ha dato un comando riguardo all’albero, rendendo possibili sia gli effetti salutari che quelli devastanti delle scelte umane.

Qual è la natura del peccato commesso da Adamo ed Eva?

Va notato che Adamo è colpevole tanto quanto Eva; era in piedi con Eva durante l’intera conversazione con il serpente (Genesi 3:6) e non ha fatto alcuno sforzo per fermare le cose, mentre sono disobbedienti al comando di Genesi 2:16-17 e ciò è sintomatico di un problema più profondo, vale a dire, la sfiducia che Dio abbia a cuore i loro migliori interessi nell’esecuzione del comando.

La storia di Genesi 3 è spesso indicata come la storia della “caduta” dell’umanità, una parola che la storia stessa non usa. In considerazione della grave interruzione delle relazioni che segue il peccato, la parola può essere meglio intesa come un “cadere” o un “cadere a pezzi“. Tutte le relazioni importanti che gli esseri umani hanno sono interrotte, comprese le relazioni con Dio, tra di loro, con gli animali e con la terra.

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