Genesi 2:18-25 – Non è bene che l’uomo sia solo

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Genesi 2:18-25 – Non è bene che l’uomo sia solo

TESTO BIBLICO

Genesi 2:18-25

RIEPILOGO

Dio valuta lo stato attuale della creazione e determina che, data la solitudine dell’uomo, non va bene. Dio impegna l’uomo a spostare la situazione da “non buona” a “buona”. Quel momento arriva con la creazione della donna.

ANALISI

Il fatto che Dio valuti la Sua opera suscita meraviglia; che Dio trovi che la Sua stessa opera fino a questo punto “non sia buona” è ancora più sorprendente. Valutando, Dio vede, anzi  sperimenta , ciò che è stato creato. Ciò che è stato creato fino a questo punto influisce veramente su Dio, e Dio si muove per correggere la situazione “non buona”. Questo riferimento è testimonianza di un processo creativo in corso piuttosto che di un evento puntuale. 

È importante notare che “buono” non significa “perfetto”. Ciò è dimostrato anche dal fatto che Dio ha comandato agli esseri umani di «soggiogare la terra» (Genesi 1:28), cioè di mettere ordine nel continuo disordine. In ogni caso, se la creazione fosse “perfetta”, come potrebbe andare storto qualcosa?

Dio coinvolge l’essere umano in questo processo creativo. Dio crea gli animali e li porta all’uomo per vedere come li chiamerà. Sorprendentemente, Dio accetta “qualunque sia” il nome che l’uomo decide di dare (Genesi 2:19). Gli esseri umani hanno quindi un ruolo nel processo creativo in corso, proprio come il nome dato da Dio alle creature non viventi in Genesi 1:5-10 faceva parte di tale processo. In effetti, alla luce delle decisioni umane, Dio determina che è necessaria un’altra risposta creativa.

Quando viene creata la donna, è l’uomo la cui esclamazione (Genesi 2,23) determina che la situazione ora è “buona”. È importante notare che per l’uomo nominare la donna (Genesi 2:23; 3:20) non implica la sua superiorità su di lei in alcun modo (dimostrato dal nome di Dio da parte di Agar in Genesi 16:13). Inoltre, il fatto che la donna sia ricavata dalla costola (o dal fianco) dell’uomo non indica la sua subordinazione, così come il fatto che l’uomo sia creato dalla polvere della terra implica la sua subordinazione ad essa.

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