Genesi 11:1-10 – La Torre di Babele

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Genesi 11:1-10 – La Torre di Babele

TESTO BIBLICO

Genesi 11:1-10

RIEPILOGO

Questa è una storia sulla nascita di comunità che parlano lingue diverse e sulle preoccupazioni di Dio a ciò correlate.

ANALISI

La comunità di “tutta la terra” (11:1), che parla una sola lingua, si stabilisce a Shinar (Babilonia) e inizia un programma di costruzione. La storia racconta come questa comunità si spezzi e si disperda nel paesaggio; si formano varie sotto-comunità e nel tempo imparano a parlare lingue diverse. Questa realtà è riportata (prima del fatto!) in Genesi 10, la Tavola delle Nazioni.

Perché sono stati dispersi?

La natura e lo scopo precisi del programma edilizio descritto in 11:4 non sono chiari. Il fatto che stiano costruendo un’alta torre non sembra essere un problema. Tipico delle antiche culture babilonesi, tali torri (con la loro “cima nei cieli”) aiutavano a facilitare la comunicazione tra la terra e gli dei in cielo. Persino il desiderio di fama (“farci un nome”) non sembra essere un problema  di per sé.  La questione di base sembra essere la motivazione (“altrimenti saremo dispersi”), che corrisponde esattamente al giudizio di Dio menzionato due volte (11:8-9); ciò che va in giro, torna indietro.

Il problema sembra essere la natura del futuro che stanno cercando di assicurare a se stessi. Erano stati incaricati da Dio di “riempire la terra” (1:28) e di “avere dominio” (=cura) su di essa. Ma qui sono concentrati nel preservare la loro comunità isolata da questo incarico divino: chi se ne frega del resto del mondo! In altre parole, “ non  disperdere” (!) mette il resto della creazione a rischio. Dio è preoccupato che altri progetti che potrebbero escogitare (11:6) potrebbero minacciare ulteriormente il futuro di “tutta la terra” (ripetuto in 11:8-9).

E così Dio agisce in modo tale che le loro lingue siano confuse. Perché? Questa confusione porta alla dispersione della comunità. Dio deve resistere ai loro sforzi di unificazione affinché l’incarico di “riempire la terra” possa essere adempiuto. Dio qui fa una mossa decisiva a favore della diversità e della differenza per il bene del mondo intero! Dio promuoverà la diversità a spese di qualsiasi forma di unità che cerchi di preservarsi isolata dal resto della creazione. Dio si muove così verso l’adempimento del comando di Matteo 28:18-20 di sparpagliarsi sulla faccia della terra. La vera unità non si forgia concentrandosi sull’unità, ma sull’andare oltre i propri simili a favore del mondo più ampio.

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