TESTO BIBLICO

Esodo 1: 1-7 – Discendenti di Giacobbe

RIEPILOGO

I discendenti della famiglia di Giacobbe, che si erano trasferiti in Egitto per sfuggire alla carestia come descritto negli ultimi capitoli della Genesi, continuano a moltiplicarsi e a prosperare lì.

ANALISI

I versetti iniziali dell’Esodo formano un ponte con la fine del libro della Genesi. Danno un nome ai figli di Giacobbe (alias Israele, vedi Genesi 32:28 ), dando al libro il suo titolo ebraico, “Shemot”, che significa “Nomi”. Alla fine della Genesi, Giacobbe e 11 dei suoi figli erano andati in Egitto per sfuggire alla carestia. Lì i figli avevano incontrato di nuovo il loro fratello Giuseppe, che era salito al potere in Egitto dopo che i suoi fratelli lo avevano venduto come schiavo. Dopo non pochi drammi, Giuseppe perdona i suoi fratelli e la famiglia continua a vivere e prosperare in Egitto (Genesi 37-50 ). All’inizio dell’Esodo, i discendenti della famiglia di Giacobbe continuavano a moltiplicarsi in Egitto e “il paese ne fu pieno” ( Esodo 1:7 ). Il testo inquadra la prosperità degli Israeliti come un’eco del comando di Dio in Genesi 1:28 di “essere fecondi e moltiplicarsi”. Data la fama e la fortuna di Giuseppe in Egitto, la transizione dei suoi discendenti alla schiavitù sembrerebbe brusca e assurda senza una qualche spiegazione. Tale spiegazione verrà nel versetto successivo quando, molte generazioni dopo, “sorgeva in Egitto un nuovo re che non conosceva Giuseppe” ( Esodo 1:8 ).