Giorno 12 – Gesù nella mangiatoia – Il dono più grande

Lettura della Scrittura: Giovanni 3:16-18

Ripensa allo scorso Natale. Che regali hai ricevuto? Ti ricordi? Alcuni di voi potrebbero essere in grado di farlo. Ma ripensa a 5 anni fa, cosa hai ricevuto? Probabilmente non riesci a ricordare. 

La verità sul Natale è che conta solo il regalo. Maglioni, giocattoli, gioielli e qualsiasi altro regalo che potresti ricevere la mattina di Natale ma non è lontanamente paragonabile al vero dono del Natale: Gesù Cristo.

Luca 2:10-11 racconta qual è il miglior regalo mai fatto: Ma l’angelo disse loro: «Non temete, perché vi annunzio una grande gioia che tutto il popolo avrà; 11 poiché oggi nella città di Davide è nato per voi un Salvatore, che è Cristo, il Signore

Di solito un regalo ha un bigliettino che indica a chi è stato dato il regalo. Il dono di Dio – Gesù – porta il tuo nome sopra!

I regali sono solitamente avvolti in una bella carta, legati con un fiocco. Dio ha avvolto il Suo dono anche per noi. Il nostro dono era avvolto nella carne umana. 

Giovanni 1:14 proclama: E la Parola si è fatta carne ed ha abitato fra di noi; e noi abbiamo contemplato la sua gloria, come gloria dell’unigenito proceduto dal Padre, piena di grazia e di verità.

Qual è il contenuto di questo regalo?Un Salvatore, Gesù Cristo il Signore.

Sia a Maria che a Giuseppe fu detto di chiamare questo bambino, Gesù, che a quel tempo era un nome ordinario e comune. Il nome significa “Il Signore è la salvezza”.

L’angelo ha utilizzato tre nomi per identificare il dono di Dio al mondo. 

  • Prima c’era “Salvatore”, una parola ebraica che significa “soccorritore”, 
  • poi “Cristo”, una parola greca per “unto, eletto”. 
  • La terza era una parola usata dagli ebrei di lingua greca per riferirsi a “Dio stesso”. 

Gesù doveva essere il Salvatore, l’Unto, Dio stesso.

A differenza di altri doni che si rompono, crescono e diventano obsoleti, questo dono di Dio è eterno. 

Romani 6:23, inizia con la brutta notizia che Il salario del peccato è la morte, ma si conclude con una notizia favolosa: ma il dono di Dio è la vita eterna in Cristo Gesù nostro Signore.

Dovrei avere ancora conservato, da qualche parte, un opuscoletto che affermava: “Se il nostro bisogno più grande fosse stato l’informazione, Dio avrebbe mandato un educatore. 

Se la nostra più grande necessità fosse stata la tecnologia, Dio avrebbe mandato uno scienziato. 

Se il nostro bisogno più grande fosse stato il denaro, Dio avrebbe mandato un economista. 

Se il nostro bisogno più grande fosse stato il piacere, Dio ci avrebbe mandato un intrattenitore. 

Ma il nostro bisogno più grande era il perdono, quindi Egli ci ha mandato un Salvatore.