Giorno 8: Asino e bue – Un Re inaspettato

Lettura delle Scritture: Matteo 11:28-30, Matteo 21:1-11.

Ora, la Bibbia non dice quali animali specifici fossero presenti nella stalla quando Gesù nacque, ma si può supporre che, a causa di tutta l’attività a Betlemme, le stalle fossero piene quanto le locande ma è diventata prassi comune includere, nell’idea, un asino e un bue, comuni animali da soma.

Sebbene la maggior parte della gente pensi a Maria che cavalca un asino fino a Betlemme, la Bibbia non menziona un asino nella storia ma ci dice, in un altro contesto, che Gesù cavalcava un asino. In Matteo 21:1-11, vediamo Gesù cavalcare un puledro di asino mentre entrava a Gerusalemme, giorni prima di donare Se stesso come sacrificio perfetto per i nostri peccati.

Zaccaria aveva menzionato un asino in una profezia sul Messia: Esulta grandemente, o figlia di Sion, manda grida di gioia, o figlia di Gerusalemme! Ecco, il tuo re viene a te; egli è giusto e porta salvezza, umile e montato sopra un asino, sopra un puledro d’asina (Zaccaria 9:9). 

Ciò che è insolito in questa profezia è che un re solitamente cavalcava uno stallone. Un cavallo era un simbolo di potere, ma un asino era il simbolo di umiltà. Il Messia promesso sarebbe un tipo diverso di Re.

Ora, di solito si pensa a una mucca o a un bue quando si pensa alla storia di Natale. Gesù non menziona il bue, ma menziona, in Matteo 11:28-30, un pezzo di equipaggiamento che i buoi avrebbero indossato, un giogo .

Un giogo è una trave di legno che viene utilizzata tra una coppia di animali per consentire loro di trainare un carico. Un contadino metteva la parte pesante del giogo sul bue più forte e la parte più leggera sul bue meno forte. È anche usato metaforicamente per riferirsi alla sottomissione, a una guida, a un maestro. 

Il giogo offerto da Gesù è diverso dal giogo della servitù sotto cui vivevano gli ebrei. Il giogo è un’immagine di connessione. Un giogo è fatto per due, non per uno. 

Non eravamo destinati a vivere una vita lontano da Dio. Il suo giogo si adatta bene ed è più leggero di quello che abbiamo provato a fare da soli. Ci invita a venire a Lui e a deporre i nostri pesanti fardelli. Ci sta invitando a lasciargli fare il lavoro pesante.

Il giogo che Cristo offre è leggero, facile. Quella che quì è utilizzata è la forma moderna dell’antico nome greco Chrestos che significa “ben adattato”, “utile“, “buono“, “servizievole”.

Il giogo era fatto su misura per adattarsi al bue. Il Signore ha un programma fatto su misura per te: non è adatto a tutti. 

Il giogo non è il peso; il giogo mi permette di portare il mio pesante  fardello.

L’asino e il bue ci ricordano che Gesù fa le cose inaspettatamente. 

Non corrispondeva al quadro di ciò che gli ebrei avevano in mente per il Messia. Immaginavano un re conquistatore che sarebbe venuto e avrebbe sconfitto Roma e liberato gli ebrei dalla schiavitù. 

Gesù era un tipo diverso di re che venne umilmente con il desiderio di alleggerire e togliere il peso del peccato dalle nostre vite.