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ESPLORANDO LA BIBBIA

La parola “Bibbia” ci arriva dall’antica lingua greca. “TA BIBLIA” in greco è un nome plurale e significa “i libri” o “i rotoli”. Quando questa parola entrò nella lingua latina diventò singolare e significò “il libro”. Così, le radici della parola ci dicono che la Bibbia è una raccolta di molti libri; ma, allo stesso tempo, è un libro così importante da non rendere necessario alcun altro nome che quello di “Il Libro”.

La Bibbia cristiana si suddivide in due sezioni principali: l’Antico Testamento e il Nuovo Testamento. La parola “testamento” significa “patto”.

L’Antico Testamento contiene gli scritti che raccontano la relazione di Dio col suo popolo Israele durante i secoli prima della venuta di Gesù.

Il Nuovo Testamento descrive la nuova relazione che Dio ha iniziato con le persone mediante la vita, morte e risurrezione di Gesù e mediante la fondazione della Chiesa per mezzo dello Spirito Santo.

Quando consideriamo la divisione tra l’Antico e il Nuovo Testamento, ci accorgiamo che l’Antico è almeno tre volte più lungo del Nuovo. L’Antico Testamento è una raccolta di 46 documenti distinti che furono scritti nel corso di un periodo di molti secoli. Il Nuovo Testamento contiene 27 documenti che sono stati scritti nell’arco di un periodo di appena pochi decenni.

I libri della Bibbia hanno ricevuto i loro titoli sulla base di molte ragioni differenti. Molti libri dell’Antico Testamento sono stati denominati in ragione dell’argomento da loro trattato.

Per esempio, Genesi significa “gli inizi”Esodo concerne l’uscita dalla schiavitù in Egitto; i libri dei Re descrivono la storia della monarchia di Israelei Proverbi sono una raccolta di massime sagge e di buoni consigli. Alcuni libri sono stati denominati in relazione ai loro personaggi centrali, come Giosuè, Rut, Samuele ed Esdra. Altri sono stati denominati secondo l’autore loro attribuito, come Isaia, Geremia ed Ezechiele.
Nel Nuovo Testamento, la più ampia raccolta di scritti, le lettere di Paolo, reca i nomi delle comunità alle quali esse erano state indirizzate. La Lettera di Paolo ai Romani era stata scritta per i cristiani di Roma, quella ai Corinzi per la chiesa di Corinto, ecc. Altre lettere sono denominate in ragione della persona alla quale erano state scritte; così le lettere a Filemone, a Timoteo e a Tito. Altre lettere ancora portano i nomi dei loro autori: le lettere di Giacomo, Pietro, Giovanni e Giuda, come pure i Vangeli di Matteo, Marco, Luca e Giovanni. Infine, i titoli di due libri del Nuovo Testamento descrivono l’argomento da loro trattato: gli Atti degli Apostoli (scritti da Luca) e l’Apocalisse (scritta da Giovanni).

COME SI É FORMATA LA BIBBIA?

La formazione, tanto dell’Antico quanto del Nuovo Testamento, è stato un processo graduale all’interno della comunità cristiana. Questo processo potrebbe essere descritto come una serie di fasi: evento, tradizione orale, tradizione scritta, tradizione redatta e tradizione canonica.

• La Bibbia scaturì da una serie di eventi salvifici nella storia umana quali: la vocazione di Abramo, la schiavitù in Egitto, lo stanziamento nella terra promessa, la monarchia d’Israele, l’esilio in Babilonia, l’insegnamento e le opere di Gesù, la sua crocifissione e resurrezione e l’edificazione della Chiesa. Tutti questi eventi accaddero nel contesto di una comunità di persone convinte che, tramite la storia, Dio si è rivelato.

• Questi eventi salvifici furono trasmessi per mezzo della tradizione orale. La memoria degli eventi salvifici fu tenuta viva e fu onorata mediante narrazioni, poemi, canti e rituali trasmessi attraverso le generazioni a viva voce.  Quando ci rendiamo conto che gli eventi biblici rimasero nella tradizione orale per molte generazioni, talvolta per secoli, prima di essere registrati per iscritto, potremmo incominciare a preoccuparci di cose come l’esattezza. Pensiamo che la tradizione orale in qualche modo assomigli a quel gioco collettivo nel quale le persone si sussurrano un messaggio l’una all’altra lungo una linea fino a che il messaggio alla fine potrebbe diventare un pò distorto. Ma questo gioco non ha alcuna relazione con la tradizione orale; ciò che è trasmesso nella tradizione orale riposa sulla testimonianza di una comunità. Se il gioco del sussurro fosse giocato a voce alta, il messaggio non andrebbe perduto perché gli errori verrebbero corretti nel momento stesso in cui sono commessi. La comunità salvaguarda le sue tradizioni orali.

• La tradizione redatta rappresenta la fase nella quale gli elementi della tradizione orale e i molti scritti sparpagliati furono raccolti, selezionati e messi nella forma di un libro biblico. Questo processo di redazione dei risultati delle precedenti tradizioni ha sempre implicato l’inclusione di alcune cose e l’omissione di altre.

• Alcune parti del materiale scritto e redatto, divennero libri biblici. Questo processo per mezzo del quale la comunità determinò quali libri includere nella sua raccolta di scritti sacri è denominato tradizione canonica. Gradualmente il giudaismo e la Chiesa primitiva stabilirono quali libri contenessero le verità rivelate e quali invece no.  La Bibbia che leggiamo nella Chiesa è canonica, nel senso che contiene solo quei libri sacri che sono certamente ispirati da Dio.

CHE COSA SIGNIFICA AFFERMARE CHE LA BIBBIA É “ISPIRATA” DA DIO?

Quando affermiamo che la Bibbia è “ispirata” intendiamo dire che è un’opera prodotta per ispirazione dello Spirito Santo.

L’ispirazione (letteralmente significa “soffiare dentro”), è l’azione, o l’influsso, attraverso il quale Dio ha illuminato l’intelletto degli autori sacri e ha mosso la loro volontà perché costoro esprimessero la verità che egli ha voluto manifestare.
La Sacra Scrittura stessa, in molti suoi testi, afferma di essere stata scritta per ispirazione di Dio o da uomini mossi dallo Spirito Santo: “Sappiate anzitutto questo: nessuna scrittura profetica va soggetta a privata spiegazione, poiché non da volontà umana fu recata mai una profezia, ma mossi da Spirito Santo parlarono quegli uomini da parte di Dio” (2Pt 1:20). Gli uomini sono stati come strumenti nelle mani di Dio.
Dio ha adoperato persone con capacità e qualità differenti, che scrivessero a modo loro, ma il messaggio proveniva da Dio attraverso di loro. Dio ha fatto questo rispettando la loro libertà. I libri della Bibbia hanno autori umani differenti tra loro per cultura e tradizione, ma essa ha un solo Autore divino: Dio. Il Signore continua a parlare oggi a ogni persona, attraverso la Sacra Scrittura, nello stesso modo in cui cominciò a parlare sin dal momento in cui essa fu scritta.

A CHI VENNE IN MENTE DI DIVIDERE LA BIBBIA IN CAPITOLI E VERSETTI?

La suddivisione della Bibbia in capitoli e versetti è di grande importanza e utilità, perché consente di intercettare facilmente qualsiasi testo che si voglia cercare.
Le prime suddivisioni dei testi della Bibbia furono fatte per motivi liturgici, cioè per segnare i testi che andavano letti in sinagoga e, più tardi, in chiesa.
La suddivisione moderna è attribuita a un certo Stefano Langton (+ 1228) che fu professore presso una Università di Parigi e che in seguito divenne arcivescovo di Canterbury.

COME LEGGERE E STUDIARE LA BIBBIA – CONSIGLI PRATICI

Il mio primo consiglio riguarda quali libri della Bibbia leggere. Non incominciare dalla pagina uno della Bibbia e non incominciare a leggere dall’inizio alla fine.
Non iniziare con la Genesi e non pensare che leggerai un libro alla volta fino a che non avrai letto tutta la Bibbia.
E’ meglio scegliere dalla biblioteca della Bibbia alcuni libri.
Potresti incominciare con il Nuovo Testamento. Scegli uno dei Vangeli, quindi leggi gli Atti degli Apostoli, la storia della Chiesa primitiva. Dopo ciò, scegli un paio di lettere dagli scritti dell’apostolo Paolo. Quindi, dopo che sei diventato un poco familiare con il Nuovo Testamento, incomincia ad avventurarti nell’Antico Testamento.
Puoi partire dal libro dell’Esodo, la storia della formazione di Israele come popolo. Quindi potresti leggere uno dei profeti, ad esempio Isaia. Con questa lettura selettiva di un libro alla volta, la lettura ti sembrerà molto più agevole. Il ritmo della tua lettura della Bibbia probabilmente varierà da giorno a giorno. Alcuni giorni vorrai leggere un capitolo o due, altri giorni solo pochi versetti.

La mia più importante raccomandazione è di leggere la Scrittura in modo orante. Inizia e concludi sempre la tua lettura con una preghiera. Solo pochi secondi di calma, chiedendo a Dio di essere con te per mezzo dello Spirito Santo. La preghiera ci colloca consapevolmente alla presenza di Dio. Ci rende consapevoli che è Dio che sta comunicando con noi quando leggiamo le Scritture. Ci aiuta ad allontanare tutte le distrazioni del giorno fuori dalla nostra mente così che possiamo veramente ascoltare con la nostra mente e con il nostro cuore la la Parola di Dio.