L'amico ama in ogni tempo

Giovanni 6:11 Gesù, quindi, prese i pani e, dopo aver reso grazie, li distribuì alla gente seduta; lo stesso fece dei pesci, quanti ne vollero.

 Il miracolo della moltiplicazione dei pani ha lo scopo di illustrare non solo un bisogno materiale ma, soprattutto, un bisogno spirituale.

Il miracolo della moltiplicazione dei pani e dei pesci era tenuto in grande considerazione nella Chiesa primitiva ed è l’unico episodio raccontato da tutti gli evangelisti, addirittura con un “duplicato” in Matteo e Marco!

Nel Vangelo di Giovanni, Cristo è presentato come il pane di vita e ciò implica che solo chi ha fede assoluta in Lui può avere la speranza della vita eterna.

Giovanni 6:35 Gesù disse loro: «Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà più fame e chi crede in me non avrà mai più sete.

Tuttavia, non dobbiamo trascurare il fatto che Gesù ha anche insegnato che Egli non solo si prende cura dei nostri bisogni spirituali, ma anche dei i nostri bisogni materiali.

Questo episodio ricorda quanto già riportato nell’Antico Testamento.

Il raffronto con il miracolo compiuto da Eliseo e riportato da 2 Re 4,42-44, mostra uno svolgimento dei fatti molto simile: Eliseo ordina di dar da mangiare a cento persone con soli venti pani d’orzo, ma il miracolo compiuto da Gesù è notevolmente più grande: se nel primo il rapporto tra i pani a disposizione e le persone era di 1 a 5, con Gesù è di 1 a 1.000!

Il miracolo compiuto da Gesù prefigura l’altro, il più grande, impareggiabile “miracolo” che Dio avrebbe compiuto per il suo popolo: donare il Suo Unigenito Figlio per la salvezza dell’umanità: qui il rapporto matematico supera ogni immaginazione.

Le parole del vangelo non raccontano solamente il prodigio di Gesù che riesce a sfamare tutti partendo da pochi pani e pesci, ma mettono bene in evidenza anche la mancanza di fiducia dei Suoi più stretti collaboratori.

Il problema (vs. 1-5)

Nel tempo in cui il Signore Gesù Cristo ha vissuto in Palestina, la situazione sociale ed economica del popolo di Israele era profondamente caotica a causa di molti fattori, ma principalmente per l’oppressione inflitta dall’Impero Romano che oppressava il popolo aumentando continuamente le tasse.

La maggior parte delle persone che hanno seguito volontariamente il Signore Gesù erano poveri o senza risorse. Nel Vangelo di Matteo 14:21 troviamo scritto che la folla era di 5000 uomini, senza contare le donne e i bambini.

Quando il Signore ha visto che la folla aveva bisogno di cibo, pose la seguente domanda: “Dove compreremo del pane perché questa gente abbia da mangiare?” (Giovanni 6:5).

Filippo, uno dei suoi discepoli, secondo il suo ragionamento, disse: “Duecento denari di pani non bastano perché ciascuno ne riceva un pezzetto. (v. 7).

I discepoli partono da una constatazione molto pratica e logica: con cinque pani e due pesci come si fa a organizzare un pasto per così tante persone?

Dio ci ha dato la capacità di ragionare, di pensare logicamente ma, nel rapporto con il nostro Dio, dobbiamo utilizzare la risorsa della fede nel nostro Signore Gesù Cristo.

La Bibbia ci insegna nella Lettera agli Ebrei:

Ebrei 11:6 Or senza fede è impossibile piacergli; poiché chi si accosta a Dio deve credere che egli è, e che ricompensa tutti quelli che lo cercano.

Andrea, un altro dei suoi discepoli, Lo informò che c’era un ragazzo che aveva un po’ di cibo, ma che non sarebbe servito per sfamare così tanta gente. (v. 8)

Il giovane fu ben disposto a mettere le proprie limitate risorse nelle mani del Signore. Questo giovane uomo ci dà una grande lezione: il cibo che aveva portato con sé sarebbe bastato a sfamarlo ma non indugia, lo mette nelle mani del Signore: non ci deve essere alcuno spirito di egoismo verso il prossimo.

Dio può moltiplicare le nostre risorse, per quanto limitate possano essere, se li affidiamo nelle sue mani potenti.

Quando i problemi bussano alla nostra porta, dobbiamo avere fiducia nelle promesse del Signore che ci dice:

Ebrei 13:5 La vostra condotta non sia dominata dall’amore del denaro; siate contenti delle cose che avete; perché Dio stesso ha detto: «Io non ti lascerò e non ti abbandonerò». Così noi possiamo dire con piena fiducia: «Il Signore è il mio aiuto; non temerò. Che cosa potrà farmi l’uomo?»

La fiducia (v. 6)

Il Signore Gesù stava insegnando ai discepoli a fidarsi di Lui. Quello che mancava veramente in quel momento era la fiducia e ciò stava rischiando di far fallire la predicazione e l’azione di Gesù.

Siamo forse così anche noi oggi?

Non perdiamo nessuna riunione in Chiesa, leggiamo quotidianamente la Bibbia, diciamo magari “si, ci credo, lo voglio…” ma poi, quando ci troviamo di fronte alle difficoltà, pensiamo che i nostri problemi siano irrisolvibili e ci lamentiamo di tutto.

Certe volte facciamo la stessa esperienza di Pietro

Matteo 14:30 Ma, vedendo il vento, ebbe paura e, cominciando ad affondare, gridò: «Signore, salvami!»

La Bibbia dice che saremo provati

1Pietro 1:6 Perciò voi esultate anche se ora, per breve tempo, è necessario che siate afflitti da svariate prove,

e, in questo episodio, la prova veniva da mancanza di pane.

Le prove sono a volte le tentazioni a cui siamo sottoposti

Giacomo 1:12 Beato l’uomo che sopporta la prova; perché, dopo averla superata, riceverà la corona della vita, che il Signore ha promessa a quelli che lo amano.

Le prove sono a volte le sofferenze che il mondo ci infligge

1Pietro 4:12 Carissimi, non vi stupite per l’incendio che divampa in mezzo a voi per provarvi, come se vi accadesse qualcosa di strano.

Ma il Signore, ancora una volta ci rassicura:

Giovanni 16:33 Vi ho detto queste cose, affinché abbiate pace in me. Nel mondo avrete tribolazione; ma fatevi coraggio, io ho vinto il mondo».

La soluzione (v.9)

Cristo ha il controllo di tutte le cose e sa cosa fare.

• Cristo richiede assoluta fiducia in lui” “Fateli sedere è stato l’ordine che ha dato”. (v.10)

• Cristo esige la preghiera (v. 11)

• Cristo offre in abbondanza (vv. 12,13)

Il riconoscimento (vv. 14,15)

Il Signore Gesù Cristo è chiamato “profeta”. Egli è l’adempimento delle profezie perché Egli è l’unigenito Figlio di Dio.

Il Signore Gesù Cristo è il re. Egli è il Re dei re e Signore dei signori.

Egli è il Pane della Vita che dà la salvezza eterna per tutti gli esseri umani mediante la fede in lui viene dal mio cuore.

Giovanni 6:51 Io sono il pane vivente, che è disceso dal cielo; se uno mangia di questo pane vivrà in eterno; e il pane che io darò è la mia carne, [che darò] per la vita del mondo».

Amen.

Iddio ti benedica