Lazzaro testimone silenzioso

 

Matteo 28:19 Andate dunque e fate miei discepoli tutti i popoli battezzandoli nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo,

 

Quattro azioni, quattro imperativi, questa è la missione della Chiesa: Andate, fate discepoli, battezzate, insegnate.

Quattro azioni che basano la loro efficacia sull’evangelizzazione, ossia sulla testimonianza verbale.

Ma c’è anche una testimonianza silenziosa, altrettanto importante, perché costituisce la conferma o la smentita della testimonianza verbale.

Nel capitolo 12 dell’Evangelo di Giovanni leggiamo del “Convito di Betania”, una cena organizzata per festeggiare la resurrezione di Lazzaro dai morti e Lazzaro siede a tavola con Gesù, le sue sorelle e gli altri commensali.

Da una attenta analisi rileviamo che gli evangeli riportano le parole sia di Marta che di Maria, ma non è riportata alcuna parola pronunciata da Lazzaro.

Lazzaro non parla, Lazzaro non ha bisogno di parlare perché la sua sola presenza è la testimonianza vivente della potenza del Signore.

Lazzaro è un testimone silenzioso, non pronuncia una parola, ma rende la sua potente testimonianza.

Il suo addormentarsi nella morte per poi essere richiamato in vita dalla parola potente di Gesù testimoniano che il Signore è la risurrezione e la vita.

Giovanni 11:25 Gesù le disse: «Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà;

Lazzaro è colui che era morto ed è tornato in vita, colui che Gesù ha risuscitato dai morti.

Lazzaro è figura del credente, vivificato dal sacrificio vicario di Cristo.

Efesini 2:1 Dio ha vivificato anche voi, voi che eravate morti nelle vostre colpe e nei vostri peccati,

La testimonianza silenziosa di Lazzaro continua con maggiore enfasi nei versi dal 9 all’11:

Giovanni 12:9 Una gran folla di Giudei seppe dunque che egli era lì; e ci andarono non solo a motivo di Gesù, ma anche per vedere Lazzaro che egli aveva risuscitato dai morti.

Giovanni 12:10-11 Ma i capi dei sacerdoti deliberarono di far morire anche Lazzaro, perché, a causa sua, molti Giudei andavano e credevano in Gesù.

Si, proprio così: molti andavano e credevano in Gesù per la testimonianza silenziosa di Lazzaro.

Uno sguardo a Lazzaro e dovevano credere in Gesù.

Lazzaro non parla, non dice una parola, ma è la sua vita che testimonia di Cristo.

È quella la testimonianza silenziosa nella nostra famiglia, nel condominio, nel posto di lavoro, in mezzo alla gente, in mezzo a quella gente che sembra non guardarti ma che ti osserva.

Una testimonianza che, alla fine, nel profondo silenzio e nascondimento grida della gloriosa opera compita da Cristo Gesù: la resurrezione di Lazzaro, la mia, la tua resurrezione.

La resurrezione di Lazzaro è l’ultimo miracolo che Gesù compie ed è anche l’episodio che spinge i Giudei a decretare la sua morte.

L’esperienza della resurrezione di Lazzaro diventa profezia di ciò che avverrà da lì a breve: la morte e la risurrezione di Gesù.

Dei discepoli, infine, è scritto che le persone “riconoscevano che erano stati con Gesù”

Atti 4:13 Essi, vista la franchezza di Pietro e di Giovanni, si meravigliavano, avendo capito che erano popolani senza istruzione; riconoscevano che erano stati con Gesù

perché, evidentemente, in loro, nel loro atteggiamento, c’era qualcosa che manifestava la nuova vita in Cristo Gesù.

La gente, vedendo noi, vede l’opera di Cristo nella nostra vita?

E la nostra vita rispecchia ciò che predichiamo?

L’apostolo Paolo, scrivendo ai credenti di Corinto, espone lo stesso concetto dicendo: “Voi siete una lettera di Cristo…”

2Corinzi 3:2-3 La nostra lettera, scritta nei nostri cuori, siete voi, lettera conosciuta e letta da tutti gli uomini; è noto che voi siete una lettera di Cristo, scritta mediante il nostro servizio, scritta non con inchiostro, ma con lo Spirito del Dio vivente; non su tavole di pietra, ma su tavole che sono cuori di carne.

“VOI”, non con le vostre parole ma con la vostra vita, con il vostro comportamento, con il vostro atteggiamento, con le vostre scelte, manifestate l’opera rigeneratrice di Cristo nella vostra vita?

Amen.

Iddio ti benedica