Lotta per la tua benedizione

Dio si aspetta che andiamo a Lui in ogni circostanza, soprattutto quando si tratta di lottare per le Sue benedizioni.

1Samuele 30:17-20 Davide diede loro addosso dalla sera di quel giorno fino alla sera dell’indomani; e non uno ne scampò, tranne quattrocento giovani, che montarono sui cammelli e fuggirono. Davide ricuperò tutto quello che gli Amalechiti avevano portato via e liberò anche le sue due mogli. Non vi mancò nessuno, né piccoli né grandi, né figli né figlie, e nulla del bottino, nulla che gli Amalechiti avessero preso. Davide ricondusse via tutto. Davide riprese anche tutte le greggi e tutti gli armenti; quelli che conducevano questo bestiame e camminavano alla sua testa, dicevano: «Questo è il bottino di Davide!»

Ma, chi erano questi Amalechiti?

Il popolo degli Amalechiti, abitava tutta la zona a sud della Palestina e fu il popolo che combatté contro Israele subito dopo l’esodo dall’Egitto

Deuteronomio 25:17-18 Ricòrdati di quel che ti fece Amalec, durante il viaggio, quando uscisti dall’Egitto. Egli ti attaccò per via, piombando da dietro su tutti i deboli che camminavano per ultimi, quando eri già stanco e sfinito e non ebbe alcun timore di Dio.

1Samuele 15:2-3 Così parla il SIGNORE degli eserciti: “Io ricordo ciò che Amalec fece a Israele quando gli si oppose nel viaggio mentre saliva dall’Egitto. Ora va’, sconfiggi Amalec, vota allo sterminio tutto ciò che gli appartiene; non lo risparmiare, ma uccidi uomini e donne, bambini e lattanti, buoi e pecore, cammelli e asini”».

motivo per cui il Signore decretò la loro distruzione

Esodo 17:14 Il SIGNORE disse a Mosè: «Scrivi questo fatto in un libro, perché se ne conservi il ricordo, e fa’ sapere a Giosuè che io cancellerò interamente sotto il cielo la memoria di Amalec».

Più tardi Samuele ordinò a Saul di sterminarli tutti per l’adempimento della profezia. Ma Saul disobbedì catturando il re degli Amalechiti, e prendendo il meglio del bestiame e, per questa sua disubbidienza perse il regno

1Samuele 15:26 Ma Samuele disse a Saul: «Non ritornerò con te, poiché hai rigettato la parola del SIGNORE e il SIGNORE ha rigettato te perché tu non regni più sopra Israele».

Allora Davide fu scelto come successore di Saul.

La nostra meditazione riguarda proprio una delle ultime battaglie di Davide prima che venisse proclamato re d’Israele.

1Samuele 30:1-8 Tre giorni dopo, quando Davide e la sua gente furono giunti a Siclag, ecco che gli Amalechiti avevano fatto una scorreria verso la regione meridionale e verso Siclag; avevano preso Siclag e l’avevano incendiata; avevano fatto prigionieri le donne e tutti quelli che vi si trovavano, piccoli e grandi; non avevano ucciso nessuno, ma avevano portato via tutti e se n’erano tornati da dove erano venuti. Quando Davide e la sua gente giunsero alla città, essa era distrutta dal fuoco e le loro mogli, i loro figli e le loro figlie erano stati condotti via prigionieri. Allora Davide e tutti quelli che erano con lui alzarono la voce e piansero, finché non ebbero più forza di piangere. Le due mogli di Davide, Ainoam di Izreel e Abigail di Carmel, che era stata moglie di Nabal, erano anche loro prigioniere. Davide fu grandemente angosciato: la gente parlava di lapidarlo, perché tutti erano amareggiati a motivo dei loro figli e delle loro figlie; ma Davide si fortificò nel SIGNORE, nel suo Dio. Davide disse al sacerdote Abiatar, figlio di Achimelec: «Ti prego, portami qua l’efod». Abiatar portò l’efod a Davide. E Davide consultò il SIGNORE, dicendo: «Devo inseguire questa banda di predoni? La raggiungerò?» Il SIGNORE rispose: «Inseguila, poiché certamente la raggiungerai e potrai ricuperare ogni cosa».

Voglio fermarmi qui e riflettere su alcuni aspetti della vita di Davide.

Saul lo sta perseguitando giorno e notte e Davide è costretto a rifugiarsi nel paese dei Filistei per 1 anno e 4 mesi. Qui succede che, durante una delle frequenti incursioni degli Amalechiti, la città di Siclag viene incendiata e tutti i suoi abitanti vengono fatti prigionieri. Allora Davide consulta l’eterno e, con 600 uomini, parte per andare a riprendere ciò che era stato portato via. Giunti al torrente Besor, però, duecento dei suoi uomini non riuscirono più a proseguire a causa della stanchezza. Così Davide proseguì e sconfisse gli Amalechiti con i quattrocento rimasti.

Quei 200 uomini preferirono restare ni pressi del torrente Besor, erano troppo stanchi per proseguire e salvare le loro mogli e i loro figli, essi hanno dovuto dare priorità alle loro esigenze di quel momento.

Quanti di noi sono rimasti al torrente Besor?

Quanti sono troppo stanchi per lottare per le loro mogli, per i loro figli, per la città dove vivono, per il proprio lavoro?

Il torrente Besor non è forse la Chiesa?

Cosa faremo con loro? Li umilieremo? Li maltratteremo? Rideremo di loro? Li cacceremo via?

O al contrario, faremo come Gesù con i suoi discepoli?

Matteo 11:28 Venite a me, voi tutti che siete affaticati e oppressi, e io vi darò riposo.

Marco 6:31 Ed egli disse loro: «Venitevene ora in disparte, in un luogo solitario, e riposatevi un poco». Difatti, era tanta la gente che andava e veniva, che essi non avevano neppure il tempo di mangiare.

Tutti i 600 uomini sapevano che c’era una battaglia che li attendeva, ma solo 400 andarono avanti per salvare quello che avevano rubato loro, le loro mogli, i loro figli, la loro identità e anche ciò che non apparteneva a loro: ciò che apparteneva ai 200 rimasti a Besor.

Davide obbedì, come il Signore gli aveva ordinato, andò alla ricerca di ciò che era stato rubato: anche con 400 uomini egli proseguì, confidando, non nelle sue forze, ma nel Signore,

Davide non aveva alcuna idea di dove si trovassero adesso gli Amalechiti, ma Dio mettere sulla sua strada un egiziano, servo di un amalechita.

Voglio farvi notare questo:

Davide aveva fretta di trovare i predoni, ma si ferma a fare del bene a questo uomo, gli dà cibo e bevande, e quando costui si riprende, con grande sorpresa di Davide, li conduce al nemico.

1Samuele 30:13-15 Davide gli chiese: «A chi appartieni? Di dove sei?» Quegli rispose: «Sono un giovane egiziano, servo di un Amalechita; il mio padrone mi ha abbandonato perché tre giorni fa mi ammalai. Abbiamo fatto una scorreria nella regione meridionale dei Cheretei, sul territorio di Giuda e nella regione meridionale di Caleb, e abbiamo incendiato Siclag». Davide gli disse: «Vuoi condurmi giù dov’è quella banda?» Egli rispose: «Giurami per il nome di Dio che non mi ucciderai e non mi darai nelle mani del mio padrone e io ti condurrò giù dov’è quella banda».

La vittoria sugli Amalechiti è stata completa. Tutto il bottino recuperato e tutti i prigionieri liberati.

1Samuele 30:21-25 Poi Davide tornò verso quei duecento uomini che per la grande stanchezza non avevano potuto stargli dietro e che egli aveva fatto rimanere al torrente Besor. Quelli andarono a incontrare Davide e la gente che era con lui. Davide si avvicinò a loro e si informò sulla loro salute. Allora tutti i malvagi e i perversi fra gli uomini che erano andati con Davide presero a dire: «Dato che costoro non sono venuti con noi, non daremo loro nulla del bottino che abbiamo ricuperato; ciascuno di loro riavrà sua moglie e i suoi figli; se li portino via e se ne vadano!» Ma Davide disse: «Non fate così, fratelli miei, riguardo alle cose che il SIGNO
RE ci ha date: egli che ci ha protetti e ha dato nelle nostre mani la banda che era venuta contro di noi. Chi vi darebbe retta in questa cosa? La parte di chi scende alla battaglia dev’essere uguale alla parte di chi rimane con i bagagli; faranno tra loro parti uguali».

Dopo la vittoria sugli Amalechiti, Davide divide il bottino anche con i suoi guerrieri rimasti nella valle secondo quanto comandato dal Signore

Numeri 31:27 e dividi la preda fra i combattenti, che sono andati in guerra, e tutta la comunità.

Forse ci vediamo come i duecento fermi al ruscello, troppo stanchi per andare avanti, persone con poca resistenza, rassegnati ad essere dopo tutto inutili e marginali con il resto del popolo di Dio che afferma con coraggio la sua fede.

Se sei rimasto a Besor, non è perché ti sei tirato indietro, per paura, per vigliaccheria, non si è trattato di un fallimento: era necessario acquistare nuove energie, un rinforzo necessario per la prossima battaglia.

Non era il tuo momento: Dio ti darà la vittoria a tempo debito, non prima o dopo.

Isaia 40:29-31 Egli [Dio] dà forza allo stanco e accresce il vigore a colui che è spossato. I giovani si affaticano e si stancano; i più forti vacillano e cadono; ma quelli che sperano nel SIGNORE acquistano nuove forze, si alzano a volo come aquile, corrono e non si stancano, camminano e non si affaticano.

Siate ubbidienti quando Dio dice di combattere il buon combattimento

1Timoteo 6:12 Combatti il buon combattimento della fede, afferra la vita eterna alla quale sei stato chiamato e in vista della quale hai fatto quella bella confessione di fede in presenza di molti testimoni.

Anche quando non si conosce la strada da percorrere, Dio porrà una traccia sulla strada, proprio come fece con Davide portandogli dinanzi l’egiziano.

Cari, ricordando che

Efesini 6:12 il nostro combattimento infatti non è contro sangue e carne, ma contro i principati, contro le potenze, contro i dominatori di questo mondo di tenebre, contro le forze spirituali della malvagità, che sono nei luoghi celesti.

Vi esorto a dimorare nel Signore, nel Dio dell’amore, nel Dio di misericordia, l’unico Dio, vero Dio, Creatore del cielo e della terra, Benedetto in eterno.

Amen

Iddio ti benedica