L'amore nella Legge

La tendenza comune, generalista, tende a collegare la legge di Dio solo con il giudizio e presentare la legge di Dio come un sistema di regole oppressive e punitive senza amore per l’uomo. Niente di più sbagliato.

Non vi è alcun dubbio che la sofferenza è il risultato inevitabile per coloro che trasgrediscono la legge. Questa è una prerogativa di un Dio giusto, è la coerenza di un Dio amorevole che, per prevenire questi mali, applica la legge con la massima severità.

Un Dio d’amore, naturalmente, odia il peccato e tutto il dolore e la morte che ne sono la conseguenza e, con la stessa intensità, ama la giustizia e tutto il bene che essa genera.

Ogni rituale, ogni sfumatura della legge, finiva per essere avvertito come un’imposizione, un dovere, un obbligo e, nella misura in cui si riusciva ad applicarlo, generava la presunzione di sentirsi a posto, perfetti, di essere riusciti ad acquistare la salvezza: l’illusione di essere noi stessi i salvatori di noi stessi.

Non si aveva bisogno di Dio, non era Dio che interessava, ma il solo fatto di aver portato a compimento un compito, un impegno, generava solo l’esaltazione di se stessi.

Non si trattava solamente di osservare i 10 Comandamenti ma tutto quanto contenuto nella Torah ebraica e, nella Torah, sono presenti 613 precetti, divisi in “positivi” (248) e “negativi” (365), considerati come la rivelazione della volontà di Dio per Israele.

L’impegno era gravoso perché bisognava adempiere TUTTI i precetti e comandamenti:

Deuteronomio 28:1 Ora, se tu ubbidisci diligentemente alla voce del SIGNORE tuo Dio, avendo cura di mettere in pratica tutti i suoi comandamenti che oggi ti do, il SIGNORE, il tuo Dio, ti metterà al di sopra di tutte le nazioni della terra;

Si trattava solo di un vano affaticamento

Romani 3:20 perché mediante le opere della legge nessuno sarà giustificato davanti a lui; infatti la legge dà soltanto la conoscenza del peccato.

Giacomo 2:10 Chiunque infatti osserva tutta la legge, ma la trasgredisce in un punto solo, si rende colpevole su tutti i punti.

Ma, allora, si è trattato solo di una grande illusione?

Romani 7:7-8 Che cosa diremo dunque? La legge è peccato? No di certo! Anzi, io non avrei conosciuto il peccato se non per mezzo della legge; poiché non avrei conosciuto la concupiscenza, se la legge non avesse detto: «Non concupire». Infatti, ciò che era impossibile alla legge, perché la carne la rendeva impotente, Dio lo ha fatto; mandando il proprio Figlio in carne simile a carne di peccato e, a motivo del peccato, ha condannato il peccato nella carne,».

Si proprio così:

Giovanni 3:16-17 Perché Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna. Infatti Dio non ha mandato suo Figlio nel mondo per giudicare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui.

Gesù è venuto per insegnarci a costruire il nostro rapporto con il Signore attraverso l’amore, quel suo amore infinito, unica vera fonte di salvezza.

Galati 2:16 sappiamo che l’uomo non è giustificato per le opere della legge ma soltanto per mezzo della fede in Cristo Gesù, e abbiamo anche noi creduto in Cristo Gesù per essere giustificati dalla fede in Cristo e non dalle opere della legge; perché dalle opere della legge nessuno sarà giustificato.

Gesù non è venuto sulla terra per annullare o stravolgere quanto comandato attraverso la legge.

Matteo 5:17 «Non pensate che io sia venuto per abolire la legge o i profeti; io sono venuto non per abolire ma per portare a compimento.

Galati 5:14 poiché tutta la legge è adempiuta in quest’unica parola: «Ama il tuo prossimo come te stesso».

A Gesù venne posta una domanda specifica nel tentativo di poterlo accusare:

Matteo 22:36-40«Maestro, qual è, nella legge, il gran comandamento?»

Gesù gli disse: «”Ama il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente”.

Questo è il grande e il primo comandamento.

Il secondo, simile a questo, è: “Ama il tuo prossimo come te stesso”.

Da questi due comandamenti dipendono tutta la legge e i profeti».

Gesù, apparentemente, non sta dicendo niente di nuovo su quello che i Farisei già sanno.

Essi conoscono bene i due precetti presenti nella Legge: conoscono bene la citazione della professione di fede ebraica, lo “Shema Israel” (Ascolta Israele)

Deuteronomio 6:4-5 Ascolta, Israele: Il SIGNORE, il nostro Dio, è l’unico SIGNORE. Tu amerai dunque il SIGNORE, il tuo Dio, con tutto il cuore, con tutta l’anima tua e con tutte le tue forze

e

Levitico 19:18 Non ti vendicherai e non serberai rancore contro i figli del tuo popolo, ma amerai il prossimo tuo come te stesso. Io sono il SIGNORE.

Gesù, ancora una volta, risponde attraverso la Parola, risponde con due frasi della Legge.

Gesù non la sta rinnegando o travisando ma ne evidenzia la presenza e l’importanza dell’amore di Dio e dell’amore del prossimo.

In Cristo Gesù, siamo capaci di comprendere la legge non più come mezzo di schiavitù, ma come luce e lampada che rischiara i nostri passi. Attraverso l’amore siamo capaci di comprendere che ciò che il buon Dio ci comanda è certamente la cosa migliore per noi.

La lotta che Gesù intraprese contro gli Scribi e i Farisei non fu certamente di scarso impegno. Egli ebbe il suo ben da fare nel contrastare le dure opposizioni che Gli venivano mosse contro.

Matteo 23:23 Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, perché pagate la decima della menta, dell’aneto e del comino, e trascurate le cose più importanti della legge: il giudizio, la misericordia, e la fede. Queste sono le cose che bisognava fare, senza tralasciare le altre

Da queste affermazioni vediamo che l’amore, la misericordia, la giustizia e la fede sono gli elementi più importanti della legge di Dio. Da questo possiamo dedurre perfettamente che la legge di Dio è un prodotto del suo amore e questo amore è perfettamente compatibile con la giustizia. L’intero piano di Dio è in perfetta armonia quando il giusto giudizio ricade su coloro che infrangono la sua legge e, invece, l’amore e la misericordia abbraccia coloro che gli ubbidiscono.

L’Apostolo Giovanni dice: “… Dio è amore”.

1Giovanni 4:16 Noi abbiamo conosciuto l’amore che Dio ha per noi, e vi abbiamo creduto. Dio è amore; e chi rimane nell’amore rimane in Dio e Dio rimane in lui.

e, pertanto, l’ira di Dio per il peccato è uno dei principali componenti del suo amore.

Inoltre, la legge doveva portare il peccatore ai piedi di Cristo per la salvezza, la legge era un “pedagogo per condurci a Cristo”

Galati 3:24-26 Così la legge è stata come un precettore per condurci a Cristo, affinché noi fossimo giustificati per fede. Ma ora che la fede è venuta, non siamo più sotto precettore; perché siete tutti figli di Dio per la fede in Cristo Gesù.

“Precettore” significa “guardiano, istruttore, guida” e designava uno schiavo di fiducia al quale il padre affidava la custodia e l’educazione dei figli.

Attraverso la legge veniva mostrata non solo la presenza del peccato nella nostra vita e le terribil
i conseguenze della sua trasgressione ma, la legge, è stata il mezzo per portarci a essere rivestiti dalla giustizia di Cristo: questa è la grande manifestazione dell’amore di Dio.

La legge, dopo tutto, fu una grande benedizione per l’uomo, uno specchio che gli ha permesso di vedere la sua umanità decaduta, corrotta e quindi il bisogno del perdono dei propri peccati.

La salvezza viene dal Signore, viene dall’amore, non viene dall’osservanza della legge, non viene dalle nostre opere, ma da Dio

Attraverso Cristo la legge, che era solo causa di morte spirituale, viene completata nell’amore diventando così strumento di santificazione e via di salvezza.

Efesini 2:13-19 Ma ora, in Cristo Gesù, voi che allora eravate lontani siete stati avvicinati mediante il sangue di Cristo. Lui, infatti, è la nostra pace; lui che dei due popoli ne ha fatto uno solo e ha abbattuto il muro di separazione abolendo nel suo corpo terreno la causa dell’inimicizia, la legge fatta di comandamenti in forma di precetti, per creare in sé stesso, dei due, un solo uomo nuovo facendo la pace; e per riconciliarli tutti e due con Dio in un corpo unico mediante la sua croce, sulla quale fece morire la loro inimicizia. Con la sua venuta ha annunziato la pace a voi che eravate lontani e la pace a quelli che erano vicini; perché per mezzo di lui gli uni e gli altri abbiamo accesso al Padre in un medesimo Spirito. Così dunque non siete più né stranieri né ospiti; ma siete concittadini dei santi e membri della famiglia di Dio.

Iddio ti benedica