La Creazione

Per ovvie ragioni tematiche, non esamineremo l’intero contenuto della Genesi, ma affronteremo, con l’aiuto del Signore, alcuni punti salienti e, per certi versi, “spinosi”, del racconto biblico. Iniziamo col dire che i primi due capitoli del libro della Genesi non sono un trattato ne di cosmologia, ne di geologia e che quindi non vanno letti alla luce di un’ottica prettamente scientifica, ma attraverso le forme di pensiero e di linguaggio comuni al tempo in cui sono stati scritti, circa 3500 anni or sono.


Mose’ non era ne’ un geologo, ne’, tantomeno, uno scienziato, era semplicemente uno strumento nelle mani di Dio e, come tale, il suo scopo fu, in questa occasione, quello di trasmettere al popolo ebraico le prove della potenza infinita di Dio.

La Narrazione

Più che di narrazione, dovremo parlare di “narrazioni”; infatti da un’attenta lettura dei primi due capitoli della Genesi, ci accorgiamo che gli eventi vengono descritti piu’ di una volta: per l’esattezza per ben 3 volte!
Sia ben chiaro che qui stiamo parlando di “narrazioni” e non di “creazioni”!
La creazione e’ stata una sola e cio’ e’ espresso e stabilito potentemente col primo verso della Bibbia: Nel principio Iddio creo’ i cieli e la terra.

Vengono descritte, in ordine strettamente cronologico, le varie fasi creative messe in atto da Dio stesso.
Caratteristica peculiare di questa esposizione e’ il modo in cui e’ stata scritta e cioe’ in prosa; non in prosa comune, ma in prosa artistica orientale, in “simmetria”, o per dirla con un termine piu’ latino in “chiasmo“.
Particolarita’ di questa esposizione e’ la ripetizione dello stesso concetto in diverse parti, in genere due, che fossero non assolutamente identiche, ma che si facessero riscontro.
Osserviamo, infatti, che l’azione divina sul mondo in formazione viene esposta, ripetendo a gruppi di due, e per ben 6 volte consecutive, le stesse azioni;
Notate il parallelismo tra l’opera dei primi tre e degli ultimi tre giorni:
1. La creazione della luce
4. La creazione dei portatori di luce

2. La creazione del firmamento e la separazione delle acque
5. La creazione degli uccelli dell’aria e dei pesci del mare

3. Separazione delle acque dalla terra asciutta e preparazione della terra come abitazione dell’uomo e delle bestie
6. Creazione delle bestie dei campi, del bestiame e di tutti i rettili; creazione dell’uomo.

In questo schema osserviamo: la terra coperta dalle acque e dalle tenebre, poi l’azione divina che, agendo sulle tenebre, sull’acqua e sulla terra (punti 1, 2, 3 ), prepara gli spazi dove collocare le opere ( 4, 5, 6 ).
Schematicamente, l’opera di Dio si svolge in tre fasi ben distinte:
I. Di Creazione propriamente detta;
II. Di Separazione;
III. Di Adornamento;

Durante la I fase ( versi 1 e 2 ) Dio crea la materia, presentata in uno stato informe.
Nella II fase (che, come la III si svolge in 3 giorni) Dio separa gli elementi caoticamente fusi insieme, cioe’ la luce dalle tenebre (versi 3-5: 1° giorno), le acque superiori dalle acque inferiori (versi 6-8: 2° giorno), la terra dalle acque (versi 9-13: 3°giorno), formando cosi’ le grandi regioni del cielo, del mare e della terra.
Nella III fase Dio adorna le regioni gia’ formate e cioe’ il cielo con gli astri (versi 14-19: 4° giorno), il firmamento tra le acque con i pesci e gli uccelli (versi 20-23: 5° giorno). La terraferma con gli animali e l’uomo (versi 24-31: 6° giorno).
Nel 7° giorno, Dio “si riposo'”.

  • Terza Narrazione: da Genesi 2:4 a Genesi 2:25.

La terza narrazione dispone gli avvenimenti secondo un ordine psico-didattico.
Sembra, infatti, che lo scrittore parli dal punto di vista dell’uomo e punti l’attenzione sul rapporto che le creature (o il creato), in quanto doni di Dio, hanno con l’uomo.